“Il Partito Democratico a Pompei c’è, ci sarà e c’è sempre stato”. E’ questa l’apertura della riunione di ieri mattina all’Hotel Amleto di Pompei tra gli esponenti del cartello di centro-sinistra. La questione PD, a Pompei, è da anni una di quelle molto spinose da affrontare. Un campo minato molto difficile da attraversare, per dirla in breve. Ma, ieri, no. La questione PD, nonostante le numerose avversità di questi ultimi anni, il commissariamento dallo scorso 2014, la mancanza di un’identità oggettiva e di una sede appropriata, ieri è sembrata tirarsi su e assumere quasi un volto. Anche se, a dirla tutta, è riemersa la spaccatura tra esponenti locali del partito presenti e quelli assenti che non hanno preso parte alla riunione di ieri mattina. Hanno parlato proprio anche di questo, alla riunione gli ex amministratori della città e gli iscritti al partito, tra cui: Carmine Lo Sapio, Vincenzo Palomba, Giuseppe Scagliarini, Franco Gallo, Bartolo Martire, Attilio Pepe, Domenico Cascone e, infine, Alfredo Benincasa (promotore dell’incontro). Assenti (sembra ancora ingiustificati), ma comunque attesi, gli ex consiglieri di Alternativa Pompeiana (AP), Angelo Calabrese, Marika Sabini e Raffaele De Gennaro. Un’assenza non bene accolta e che ha fatto anche molto discutere le parti chiamate in causa durante la riunione.
“Da tempo ho esternato una chiarificazione all’interno del partito – dichiara Alfredo Benincasa -. La linea politica di un partito deve essere chiara e deve riunire tutti di comune accordo politico, se ci sono i presupposti. E’ chiaro che, a partire dallo scorso 2014, c’è stata un po’ di confusione in merito. L’intento nostro è che il PD deve essere assolutamente presente alle prossime amministrative, sperando che tutti lavorino affinchè il partito si presenti unito. A breve credo sia doveroso fare un incontro anche con i vari riferimenti per unirlo ancor di più”.
Lucida e diretta anche l’analisi sulla questione PD anche da parte dell’ex consigliere Franco Gallo, che si dichiara molto entusiasta del confronto politico tenutosi ieri mattina: “A mia memoria non ricordo questo momento di confronto – dichiara Gallo -. Sono felice di essere qui stamattina, perché ciò vuol dire che siamo arrivati ad una svolta importante dal punto di vista politico per la città. Il nostro partito è da anni che non vive su questo territorio l’esperienza del confronto”. All’ex consigliere dell’opposizione all’amministrazione Uliano, poi, non manca di certo il modo di esternare la disapprovazione sull’assenza (ingiustificata) da parte dei tre consiglieri AP: “Trovo paradossale alimentare una divisione all’interno del partito. Se questa divisione nasce dal fatto che i riferimenti regionali sono diversi, allora diventa davvero ridicolo tutto questo in un discorso politico. I diversi riferimenti regionali del PD a cui ognuno di noi si allaccia vivono in maniera del tutto unita l’esperienza del partito stesso. Dispiace che non siamo tutti presenti stamattina. Non capiamo perché non ci danno almeno l’opportunità di poterci confrontare. E’ ridicolo che, oggi, noi abbiamo la possibilità di coinvolgere il partito e non la sfruttiamo. Capisco anche che tutto questo possa essere legato a logiche di calcolo, ma è arrivato il momento di essere seri. Bisogna avere la capacità di sapersi relazionare con tutti per decidere qual è la strada migliore da intraprendere per il bene comune. Basta perdere tempo. C’è bisogno di un confronto con contenuti. Chi non ne ha può starsene a casa”.
Dello stesso parere è stato anche l’altro ex consigliere presente, Bartolo Martire: “Questa mattina sono presenti solo due dei 5 consiglieri che facevano parte della scorsa amministrazione. Spero sia stata fatta almeno una telefonata per giustificare quest’assenza. Se così non fosse, allora è grave, perchè questo non c’entrerebbe nulla con la politica. Si tratterebbe solo di calcolo per la campagna elettorale. Credo che attraverso il PD dobbiamo cercare nuove risorse umane, che non necessariamente devono essere persone con esperienza politica alle spalle. Abbiamo delle eccellenze a Pompei, persone in gamba e qualificate. E’ arrivato il momento di coinvolgerli attivamente nella vita politica della città”. Anche Martire, poi, non le mande a dire agli assenti del giorno presi di mira: “Non dobbiamo correre dietro a chi è un affarista della politica. C’è tanta confusione sui problemi della città, è su quelli che bisogna intervenire”.
“Non bisogna assumere le stesse posizioni dei referenti regionali o provinciali – ha invece esordito Carmine Lo Sapio -. Bisogna saper decidere anche da soli cosà è meglio per la città. Credo che il PD oggi debba dare parola, soprattutto, ai cittadini pompeiani. E’ impensabile che il PD non partecipi alle amministrative a Pompei, sapendo il supporto che questa città gli ha dato in campo regionale e nazionale, portando una condivisione di voti notevole e un’attestato di fiducia importante. C’è bisogno di dare certezze ai nostri iscritti, simpatizzanti e alla città. Il Pd c’è, ci sarà e c’è sempre stato. Prepareremo una manifestazione pubblica per aprire un dialogo con la città intera”.
Conclude, infine, Benincasa: “Per ciò che si è detto stamattina sono più che soddisfatto. La dialettica del PD deve essere priva di personalismi. L’idea era quella di aprire un dialogo con la città, e credo che su questo siamo tutti d’accordo. A breve faremo una manifestazione per incontrare anche i referenti, per dare vita e forza al Partito Democratico a Pompei”.