Ha chiuso i battenti il punto Lettura per bambini “Nati per leggere Campania” all’interno del museo Pan di via Dei Mille. A disporlo, l’assessorato alla Cultura e al Turismo guidato da Nino Daniele, scatenando l’ira di quanti, tra genitori e semplici cittadini convinti del valore della lettura ai bambini in età pre-scolare, avevano potuto constatare la validità del progetto. C’è una lettera aperta al sindaco Luigi De Magistris che in queste ore circola vorticosamente sui social network che spiega le finalità del progetto e si chiede il perché della sua cancellazione: “Molti ignorano – si legge – che a Napoli sia esistita una biblioteca per bambini e ragazzi. È sufficiente pensare a questo per considerare quanto risulti essere scellerata la decisione di privare le bambine e i bambini di quell’unico spazio pubblico in cui poter incontrare i libri – gratuitamente per le famiglie e senza rappresentare un costo per il Comune di Napoli – contenente 900 (novecento!) libri scelti con cura e perizia dalle volontarie”. Il dito indice è contro Daniele: “Un assessore avrà la facoltà di adottare una simile misura ma noi cittadini abbiamo il dovere di valutare il vostro operato e chiedere risposte quando riteniamo che esso vada contro l’interesse di tutti, contro il cosiddetto ‘bene comune’. La domanda – continua la missiva – è semplice e legittima: perché è stata decretata la fine di un’esperienza che a costo zero, in 5 anni, ha prodotto un valore incalcolabile? Bambini che mai avrebbero potuto avvicinarsi ai libri grazie a Nati per Leggere avevano la possibilità di sfogliarne, leggerne a centinaia”. Peraltro, ironia amara, sul sito web del Comune di Napoli c’è ancora la pagina che magnifica il progetto definendolo “il luogo dove i libri e le storie hanno trovato casa” e ne indica gli orari d’apertura. “Sarà un luogo di accoglienza dei bambini, di lettura, di ascolto che poi si estenderà a raggera su tutta la città” dichiarava De Magistris nell’ottobre 2012.