Ogni giorno gli insegnanti devono entrare nella parte degli psicologi e degli artisti nell’inventare la strategia migliore per la migliore delle sfide del mestiere: catturare l’attenzione degli allievi. Sanno bene che per raggiungere l’obiettivo devono viaggiare sulla loro stessa lunghezza d’onda, quindi: immediatezza, spontaneità, possibilmente ironia. Sono precisamente le tre caratteristiche che informano l’idea del sito della BBC, famosa compagnia di comunicazione britannica, dedicato all’apprendimento dell’inglese, “Bbc learning English” (http://www.bbc.co.uk/learningenglish ). Sarà perché l’inglese, rispetto alla lingua italiana, porta già dentro di sé lo stigma della praticità e della visualità, ovvero quella tendenza a ridurre a immagini concetti più o meno complessi. Un esempio per tutti: i verbi cosiddetti frasali (phrasal verbs) dànno vita a innumerevoli combinazioni di significati aggiungendo o rimuovendo preposizioni (es. in,out, up, off, over) o avverbi (es. apart, after, ahead) e conferendo ad uno stesso termine una pressoché illimitata possibilità metaforica oltre alla capacità di modificare la posizione in cui un’azione prende luogo nello spazio (es. set out– da“partire” a “dare inizio a qualcosa”, il suo senso letterale è “apprestarsi- fuori”; set apart – “distinguere”, letteralmente “mettere da parte); ecco la simbolicità dello spirito anglosassone. La BBC, a tal proposito, fornisce un eccellente modello di apprendimento della lingua, poiché si pone la problematica di comprendere prima di tutto la maniera di ragionare di chi è neofita rispetto all’inglese. Da parte dell’allievo, calarsi nelle categorie di una diversa civiltà è il punto di partenza, una prassi disusa nella scuola italiana, dove si preferisce insegnare l’inglese secondo le modalità con cui la maggior parte di noi è stata abituata a conoscere l’italiano (teoria, teoria, teoria).
La questione ritorna quando si tratta per i docenti d’insegnare la letteratura. “BBC learning English” propone dei progetti in classe per iniziare i ragazzi alla curiosità di Shakespeare tramite dei video cui vanno unite riflessioni ed esercizi rielaborativi: la serie “Shakespeare speaks”, in cui il personaggio disegnato del bardo e la sua compagnìa (in particolare il buffo e incorreggibile Thomas Swann dagli interminabili boccali di gin) ci introducono alle opere rinomate tra Globe e birre al Pub. Grazie al caratteristico “English humour”, i video si basano sulle frasi idiomatiche della lingua viva che provengono proprio da Shakespeare, il tutto innestato su una narrazione stringata e accattivante della trama del dramma di volta in volta in esame (la serie completa qui: http://www.bbc.co.uk/learningenglish/course/shakespeare ) . Così, anche involontariamente, la notizia rimane impressa in tutte le menti, come già di norma succede quando a un contenuto si sovrappone un’immagine (Giordano Bruno docet).
I nuovi corsi del sito prevedono anche una “Teachers’ class” in cui i simpatici presentatori forniscono suggerimenti proprio agli insegnanti (il video sui diversi corsi BBC dell’intera settimana, tra cui revisioni di notizie di quotidiani con parole chiave, dramas, narrazioni con analisi di singole parole come strutture ricorrenti etc., sono qui disponibili: http://www.bbc.co.uk/learningenglish/english/course/towards-advanced/unit-30/session-6 ). Può sembrare incredibile, ma è tutto gratis a portata di click.
A questa pagina l’intero programma di lezioni su “Shakespeare speaks” per gli insegnanti:
http://www.bbc.co.uk/learningenglish/english/course/shakespeare/unit-1/session-23