Un elemento di spicco del clan oplontino che si nascondeva in polonia è stato scovato dai carabinieri. Era ricercato da quasi 4 anni per associazione di tipo mafioso e per traffico di droga e armi, lavorava in pizzeria quando i militari del nucleo investigativo di Torre Annunziata insieme alla polizia di Cracovia lo hanno tratto in arresto. Si tratta di un importante esponente dei “gallo-cavalieri”, il clan camorristico radicato nella città oplontina che ha ramificazioni anche nei vicini comuni vesuviani. Luigi bollino, 52 anni, di Torre Annunziata, detto “ ‘o studente ”, era sfuggito alla cattura nell’aprile 2013, quando i carabinieri di Torre Annunziata eseguirono l’operazione “mano nera”, il maxi blitz che con l’arresto di circa 80 persone decimò il clan gallo-cavalieri. Le indagini permisero di scoprire e disarticolare la sua struttura organizzativa (vertici, affiliati e gruppo di fuoco), di risalire i canali di approvvigionamento della droga (Spagna e Olanda) per rifornire le piazze di spaccio locali e di documentare circa 50 casi di estorsione ai danni di imprenditori e commercianti locali. Nell’ambito del clan, Bollino fungeva da broker per l’acquisto di droga, effettuando vere e proprie puntate per acquisire ingenti quantitativi di stupefacenti provenienti dall’estero. era anche custode dei grossi quantitativi di droga, gestiva una delle principali piazze di spaccio a Torre Annunziata e aveva grossa disponibilità di armi e materiale esplodente. Proprio nell’ambito di quella indagine rientra l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal g.i.p. del tribunale di napoli dalla quale Bollino sfuggiva, misura emessa per associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti, detenzione, occultamento e trasporto di stupefacenti, porto e detenzione illegale di armi, aggravati da finalità mafiose. I carabinieri avevano fatto estendere le sue ricerche in ambito internazionale. Per scongiurare la cattura il 52enne si era nascosto in Polonia, per l’esattezza a Nowy Targ, dove è stato localizzato in una pizzeria di italiani in cui aveva cominciato a lavorare, grazie ad articolate indagini e ricerche condotte dai militari dell’arma, coordinate dalla d.d.a. di Napoli. Al momento della cattura ha tentato la fuga attraversando la cucina del locale, ma i poliziotti polacchi lo hanno immobilizzato con il teaser. Gli investigatori hanno tra l’altro accertato che bollino ha trascorso parte della latitanza anche in provincia di Mantova e in Inghilterra. Ora è trattenuto in un istituto penitenziario polacco in attesa delle procedure di estradizione.
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