Scafati: Francesco Carotenuto attacca la politica sulle condizioni dello stadio comunale.

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Purtroppo bisogna evidenziare che nel nostro paese, dopo le tante macerie, neppure più sport è possibile svolgere in maniera decente. Non parliamo soltanto della privazione di quegli impianti che hanno reso Scafati orgogliosa per i tanti meriti sportivi (pensiamo al palazzetto di Via Oberdan abbattuto e non solo), ma parliamo soprattutto dello stato d’abbandono in cui versano gli impianti attualmente presenti sul territorio, come lo stadio comunale. Partiamo dal dato che nel bilancio di previsione del 2016, l’ex amministrazione comunale ha preventivato ben 377 mila euro nella voce “Politiche giovanili, sport e tempo libero” per poi ritrovarci un struttura in assenza dei più elementari bisogni, come l’illuminazione. Eppure, le società che usufruiscono dello stadio -e sono tantissime- pagano fior di quattrini, come si può leggere dal regolamento per la “la gestione e la concessione in uso degli impianti sportivi comunale” sul sito istituzionale dell’ente. Ad oggi un impianto relativamente nuovo vede anomalie non solo nell’impianto di illuminazione, ma fino a poco tempo fa, anche di erogazione di acqua calda per gli sportivi che fruivano del campo B. Ci chiediamo perchè, a fronte di innumerevoli sollecitazioni di società e dirigenti, nessuno abbia provveduto a manutenere il sistema di illuminazione, il quale, se ci pensiamo, rappresenta un diritto per le tante associazioni che investono nello sport e non vedono corrisposto un sacrosanto servizio nonostante il pagamento per l’utilizzo dello stadio. Eppure, Scafati si è ventata negli scorsi mesi di essere stata investita dall’onorificenza tanto discussa di città europea dello sport. Ma d’altronde, se quell’onorificenza è costata quasi 10.000 euro alla collettività, è evidente che si tratta di un titolo non meritocratico. Facciamo così, invitiamo i dirigenti di Aces Europe a visitare l’impianto, così da rendersi conto di quanto la città di Scafati investa nello sport e nelle proprie strutture.
Non possiamo che augurarci, infine, attenzione da parte di questa gestione commissariale, sollecitando il dott. Saladino ad intervenire celermente rispetto ad una questione di pubblica utilità che vede coinvolta quella Scafati sportiva che chiede a gran voce giustizia e diritti.