Nella nostra regione un bambino su due ha problemi di peso, risultato peggiore in tutta Italia. E sempre più studi sottolineano i rischi per la salute, e in particolare per le ossa, che derivano da queste condizioni. Una corretta alimentazione e l’attività fisica sono le abitudini da mettere in pratica per evitare guai peggiori.
Ancora un primato di cui andare ben poco fieri, per la Campania: la nostra regione, infatti, vanta il record negativo in Italia per quanto riguarda l’obesità infantile un problema che qui affligge quasi un ragazzo su due. La conferma arriva dalle indagini di Okkio alla salute, il sistema di sorveglianza su sovrappeso e obesità dei bambini italiani messo a punto dal Ministero della Salute. Un bambino su due in sovrappeso. In dettaglio, il report nazionale sottolinea che mentre l’obesità infantile è in diminuzione in Italia, la situazione in Campania continua a peggiorare: il 28 per cento dei nostri bimbi tra gli 8 e i 9 anni è in sovrappeso, il 13,7 è in condizione di obesità e una quota non poco rilevante del 5,5 per cento presenta addirittura un’obesità severa, portando così il totale dei “problemi di bilancia” a un complessivo del 47,8 per cento.
Cause e analisi. L’amministratore delegato della Clinica Mediterranea di Napoli, Celeste Condorelli, spiega che “la mancanza di mense scolastiche, il poco moto e la bassa distribuzione di alimenti sani sono una determinante, ma spesso sono i genitori a trasferire una scorretta educazione alimentare ai propri figli”. Queste considerazioni hanno perciò convinto la manager a coinvolgere “alcuni dei pediatri di famiglia della provincia di Napoli, che hanno costituito il gruppo di lavoro Dieta mediterranea in pediatria, che si propone di promuovere la dieta mediterranea come corretto stile alimentare, agendo sulle abitudini alimentari della madre già durante l’allattamento e proseguendo poi sul bambino fin dalle prime fasi dello svezzamento, per capire qual è il modo corretto di comportarci con i nostri figli”.
I rischi dell’obesità. La dieta mediterranea, infatti, è considerata il miglior modello per la prevenzione da un’ampia serie di problemi cronico-degenerativi, come le malattie cardiovascolari, il diabete, l’obesità e il cancro, e può addirittura costare fino a 8 anni di vita in meno nei casi più gravi. Ma avere problemi di linea, specialmente in età infantile o adolescenziale, rischia di aprire la strada ad altre condizioni critiche, soprattutto per quanto riguarda ossa e muscoli.
Problemi di salute. Secondo una ricerca brasiliana, infatti, la massa corporea è in grado di influenzare la crescita delle ossa, mentre le indagini del Children’s Hospital di New York rivelano che le alterazioni ai dischi intervertebrali hanno un’incidenza doppia nei ragazzi sovrappeso rispetto a quanto accade a quelli di peso normale o sottopeso. In parole povere, chi pesa troppo espone il suo fisico a mal di schiena, compressione di nervi che dipartono dalla colonna vertebrale e crescita non regolare della massa ossea.
Consigli per i genitori. Cambiare e migliorare le abitudini e lo stile di vita del bambino, allora, è l’unica via preventiva: per prima cosa, dunque, i genitori dovrebbero incoraggiare i propri figli nel praticare l’attività fisica ogni giorno, visto che come sottolineano gli esperti “i bambini gravemente obesi sono meno propensi a praticare gli sport”. Aspetto non meno importante è quello dell’alimentazione, prestando attenzione a non trascurare nella dieta dei bambini dosi di calcio e vitamina D che possono contribuire a una sana e corretta crescita.
Come intervenire. Per quanto riguarda invece gli interventi “a posteriori” per cercare di correggere i problemi, per fortuna esistono anche alternative alla chirurgia: uno dei più richiesti è quello della osteopatia che, come si legge sul portale Tcio, è una pratica che consente di ottenere importanti benefici dall’osteopatia proprio per contrastare i mal di schiena, pur non essendo ” la panacea di tutti i mali”, ma una disciplina medica che ha l’obiettivo di ripristinare l’equilibrio del corpo.