“Nell’elenco dei siti individuati dalla Regione Campania per la realizzazione di nuovi impianti di compostaggio c’è anche quello di ‘Lo Uttaro’. Circostanza curiosa visto che l’area come è riportato in una risposta degli stessi uffici regionali a una nostra interrogazione, è censita come sito potenzialmente inquinato nell’attuale Piano Regionale di Bonifica”. Lo dice il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Vincenzo Viglione, componente della Commissione Ambiente che aggiunge: “La zona dell’ex mattatoio comunale, rientrante nella cosiddetta Area Vasta ‘Lo Uttaro’, individuata dal Comune di Caserta come sito di costruzione di un biodigestore – sottolinea Viglione – è stata oggetto di discussione in Commissione Ambiente lo scorso novembre, e già allora emerse l’assenza di indagini che, secondo le attuali norme regionali, dovrebbero essere in carico al proprietario dell’area cioè lo stesso Comune di Caserta”.
“Voglio ricordare che ‘Lo Uttaro’ è un’area tristemente nota per gli sversamenti incontrollati avvenuti in periodo di emergenza rifiuti – fa notare il consigliere – e che oggi continua a suscitare le forti preoccupazioni manifestate dalle comunità locali nei confronti dell’ipotesi di costruzione di un biodigestore”. “Insomma, siamo di fronte a una situazione che alla luce della comunicazione della Regione pone paradossalmente due interrogativi essenziali – spiega Viglione – come ha fatto la Regione Campania ad accogliere la proposta del Comune di Caserta di mettere a disposizione l’area per la realizzazione di un impianto di smaltimento rifiuti un sito classificato come potenzialmente inquinato?”. “Mi chiedo a questo punto – prosegue – se il Comune di Caserta ha effettivamente realizzato tutte le operazioni volte ad accertare che il sito sia idoneo alla realizzazione dell’impianto”. “Nel dubbio rivolgeremo gli stessi interrogativi alla Giunta Regionale – conclude Viglione – in occasione del question time della prossima settimana. La speranza è di fare finalmente luce su una vicenda piuttosto oscura, e fornire ai cittadini risposte chiare in ordine a una gestione del settore rifiuti sempre più confusa e improvvisata”.