Nei giorni scorsi si è tenuto ad Ariano Irpino il corso di formazione per volontari Nati per Leggere (terzo programma su scala internazionale dopo quello americano, Reach out and read, e quello inglese, Bookstart), il programma nazionale che, sostenuto da ACP-Associazione Culturale Pediatri, AIB-Associazione Italiana Biblioteche e CSB-Centro per la Salute del Bambino onlus, promuove la lettura in famiglia fin dalla nascita. Infatti la voce di un genitore che legge crea un legame solido e sicuro con il bambino che ascolta; attraverso le parole dei libri la relazione si intensifica, si entra in contatto e in sintonia grazie al filo invisibile delle storie e alla magia della voce. E Nati per Leggere fornisce ai genitori gli strumenti per consolidare un legame indissolubile con il proprio bambino. La formazione dei volontari è uno degli aspetti più cruciali per radicare efficacemente il programma a livello locale. Formare vuol dire creare nei partecipanti la consapevolezza di collaborare per un obiettivo comune, mettendo a disposizione del progetto le proprie competenze specifiche.
Questa formazione svoltasi in Alta Irpinia riveste un’importanza fondamentale, perché sottolinea la forte volontà da parte di istituzioni, pediatri e società civile di essere parte di un programma per l’infanzia con basi scientifiche in un territorio lontano solo geograficamente dal cuore pulsante che si trova a Napoli, da dove è partito Nati per Leggere Campania, oltre quindici anni fa, grazie all’iniziativa di un piccolo gruppo di volontari. Questa presenza irpina diventa così l’emblema di quella Campania che lavora in sinergia per il futuro della propria terra. “C’è voglia da parte delle istituzioni comunali, dei bibliotecari, dei pediatri e dei volontari di avviare un programma per l’infanzia basato sulla lettura di relazione perché si possa dare ai piccoli cittadini un valido contributo per migliorare le loro traiettorie di vita” dichiara Claudia Cioffi, referente Nati per Leggere dell’Alta Irpinia e di Cervinara, il comune irpino dove il programma è presente dal 2014. Infatti recenti ricerche scientifiche hanno ormai da tempo dimostrato come leggere con una certa continuità ai bambini in età prescolare e farlo a voce alta, vicini, ponendosi in quella relazione speciale e dal forte impatto emotivo che è la lettura condivisa, già dai primi mesi di vita e con continuità, contribuisca positivamente ad un significativo sviluppo cognitivo, linguistico ed emotivo del bambino.
“Essere volontario è uno stile di vita” continua Claudia “Vorrei sottolineare quanto sia importante il concetto di rete tra volontari e tra volontari e famiglie che e di formazione, perché il volontariato vive di storie che si incrociano e si intersecano grazie ad un’attenta sensibilità verso programmi che hanno un forte impatto sociale”. La rete è fondamentale anche per il continuo confronto, per l’interscambio di esperienze attraverso le quali poter migliorare il programma. “Durante la formazione, lo abbiamo più volte sottolineato: avviare un punto lettura vuol dire non solo leggere ma anche far conoscere l’utilità della lettura alle famiglie, avvicinandole così a questa pratica ricca di benefici”.
“Siamo contenti delle persone che abbiamo formato” dichiara Carmen Di Carluccio, formatrice e referente Nati per Leggere Caserta “si è avvicinato a Nati per Leggere chi non ne era a conoscenza o chi, come nel caso di un ragazzo impegnato in progetti di filosofa per bambini, ha voglia di avere maggiori strumenti per dedicarsi all’infanzia” in quel territorio in cui si è stati bambini.
“Abbiamo trovato una forte attenzione al programma anche da parte del comune e del personale della biblioteca: infatti il corso, finanziato interamente dal comune di Ariano Irpino, e al quale ha preso parte anche Luca Astarita, pediatra e voce scientifica del programma qui in Campania, si è tenuto simbolicamente nella biblioteca che ospiterà il punto lettura e dove tra l’altro già si è provveduti a dotarsi di una ricca bibliografia, secondo le linee guida del CSB.
“E proprio questo lo spirito di Nati per Leggere: bisogna creare uno spazio comune, una casa delle storie e lo si può fare grazie alla presenza di una rete fitta, che qui abbiamo orgogliosamente già trovato: a Cervinara, si uniscono infatti, oltre ad Ariano Irpino, anche Scampitella, Trevico e Vallesaccarda. I volontari appena formati, in sinergia con presidio di Cervinara, andranno a svolgere le attività proprio in questi comuni”.
“Una rete fitta a maglie stretta è oggi Nati per leggere Campania” sottolinea Tiziana Cristiani, referente regionale del programma nazionale. Da Napoli a Caserta, Salerno, Benevento passando per piccoli o grandi comuni come Castello di Cisterna, Acerra, Piano di Sorrento; dal mare di Procida ai monti irpini di Cervinara, dalla penisola flegrea con Bacoli al Cilento con Roccagloriosa alla valle caudina con Montesarchio, passando per le librerie amiche di Nati per Leggere e arrivando di nuovo a Napoli alla Sanità, al carcere minorile di Nisida e negli ospedali pediatrici e poi ancora in tanti altri comuni campani c’è una rete saldissima che unisce volontari, famiglie, istituzioni attente e pediatri per affermare il diritto alle storie di tutte le bambine e di tutti i bambini. Presente in Campania da oltre quindici anni, Nati per Leggere conta una fitta rete di volontari i che prestano voce e tempo per le storie per bambini dagli 0 ai 6 anni, nei presidii, nelle biblioteche, negli studi pediatrici e nelle librerie amiche.
Nati per Leggere è in sé, allo stesso tempo, una “grande storia” di protezione dalla mancanza di eque opportunità di sviluppo e dall’esclusione sociale, e l’insieme di tantissime iniziative e percorsi significativi portati avanti a livello territoriale da operatori e da volontari.
Per informazioni e richieste: https://www.facebook.com/natiperleggerecampania/?fref=ts