A meno di 24 ore dal voto sul Referendum costituzionale, l’associazione giovanile “Giovani Indipendenti” di Sarno invita pubblicamente, tramite un video postato sui social network, i giovani del paese a recarsi alle urne per esprimere il proprio parere elettorale. Di seguito una piccola intervista al coordinatore di Giovani Indipendenti, Raffaele Vitolo, sul motivo che ha spinto il gruppo giovanile ad elaborare il video per esortare i giovani di Sarno a recarsi alle urne:
- Raffaele perché pensi che i ragazzi di Sarno debbano andare a votare per il referendum di domani?
< Stiamo cercando di spronare i giovani a recarsi alle urne perchè, indipendentemente dalla scelta in cabina elettorale, che sia “si” o “no”, i giovani italiani e di Sarno, nello specifico, devono conoscere l’importanza della svolta che, indipendentemente dall’esito di lunedì, porterà l’Italia, secondo molti storici, nella Terza Repubblica. Quindi i giovani, come futura classe dirigente, devono essere consapevoli e partecipi del cambiamento che si verificherà, esprimendo una preferenza in un momento delicato della Repubblica Italiana.>
2) In che modo pensi che i giovani possano dare un contributo al referendum?
< Noi come associazione giovanile non entriamo in merito ai punti della riforma, ma preferiamo invitare i giovani a studiare, a ragionare e come dicemmo in campagna elettorale per il Forum, a razionalizzare le scelte, quindi ad essere una generazione pensante perchè dietro l’azione di esprimere una preferenza deve esserci una riflessione razionale. La riforma, nel video pubblicato, è spiegata in maniera schematica nei suoi punti.>
3) Vuoi dire qualcosa ai ragazzi di Sarno che hanno già le idee chiare su cosa votare?
< Non voglio indicare una preferenza, perchè come associazione ci siamo prefissati un’altra finalità: quella di non manipolare le coscienze, ma ci teniamo ad auspicare un voto che, almeno tra i giovani, non sia clientelare, senza canalizzazione di partito. Siamo tenuti ad esprimere una preferenza per la massima legge del nostro stato e cioè la costituzione. Quindi su un tema così importante, siamo chiamati a votare non per una semplice preferenza accostata all’appartenenza partitica e ideologica, ma per il referendum, che è il massimo strumento di democrazia diretta, e non può essere politicizzato. Di conseguenza rechiamoci alle urne perchè il voto è un diritto, ma soprattutto un dovere civico. >