Soddisfazione dell’Ordine dei Medici per la promozione dell’A.O.U. “Ruggi” di Salerno. Cardiologia, cardiochirurgia, chirurgia vascolare e del femore e trapianti le eccellenze in base allo studio TREEMAP dell’Agenzia Nazionale della Sanità (AgeNaS).
Di seguito la nota dell’Ordine dei Medici
L’Ordine dei Medici ha accolto senza sorpresa i risultati dello studio TREEMAP dell’AgeNaS (Agenzia Nazionale Sanità), che misura la qualità delle prestazioni delle Aziende e degli Ospedali Italiani.
Anche se la Campania resta purtroppo fanalino di coda, emerge la qualità delle prestazioni dell’A.O.U. “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” che in alcuni settori (tra cui Cardiologia Cardiochirurgia, Chirurgia vascolare, interventi per frattura di femore, Trapianti) raggiunge valori di assoluta eccellenza.
I dati della mortalità per infarto miocardico a 30 giorni, degli interventi di by-pass aorto-coronarici e della chirurgia vascolare si collocano molto in alto nella valutazione dell’AgeNaS.
Questo percorso “virtuoso” si ravvisa anche nelle attività che l’Asl Salerno sta producendo, rappresentate soprattutto da una rinnovata forte attenzione al territorio, documentata dalla campagna per le vaccinazioni e dagli screening oncologici, ma anche dall’attivazione di concorsi, in parte già espletati in parte programmati, atti che con una dirigenza stabilizzata consentiranno l’attuazione di un programma di rinnovamento e di progresso.
L’Ordine riconferma a tutto il Personale delle aziende i sentimenti di stima e solidarietà, tanto più meritati, tenuto conto che questi risultati sono stati conseguiti malgrado le grandi e note difficoltà operative per le ristrettezze finanziarie e normative esistenti.
Per doveroso omaggio alla verità, l’Ordine auspica che questi dati che sono, ripetiamo, di assoluta eccellenza, vengano resi noti con la stessa evidenza mediatica e rilievo tipografico dedicati a suo tempo all’assenteismo e alle “cattive notizie”.
Per mesi, il Personale dipendente è stato additato, senza le necessarie e doverose distinzioni, alla pubblica esecrazione e bollato con l’infamante qualifica di “furbetti del cartellino”.
Oggi, una fonte insospettabile, rende giustizia al merito. Ci auguriamo che tutti, ma proprio tutti, ne prendano atto.