Pompei, la replica di Luigi Coppola: “Solo attacchi strumentali ed infondati sul mio conto”

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“La nostra religione dice “perdona loro che non sanno ciò che fanno”, sono le parole di Luigi Coppola, Testimone di Giustizia che vuole replicare alle voci che sono circolate in città, nelle ultime settimane, sul suo conto. “A Pompei ultimamente sembra che più di qualcuno, stranamente, abbia ricominciato ad epitetarmi con la schifosa parolina “pentito” – continua -. Ora volendo spiegare a degli ignoranti che pentito è colui che facente parte di un sodalizio criminale si converte e collabora con lo Stato ,credo sia tempo perso e che sia opportuno un intervento in merito da parte mia”. Non le manda a dire Coppola che, tra l’altro, è uno dei prossimi candidati a sindaco della città di Pompei con la lista “Onestà in Movimento”. “Chiunque può dire e fare ciò che vuole basta – prosegue -, però bisogna avere prova fondata di ciò che si afferma e si divulga attraverso più persone perché un domani coloro potrebbero essere chiamati a risponderne penalmente”. Conclude, infine,: “ Posso solo dire che se il tutto scaturisce dal fatto che ho reso noto la mia ferma volontà di scendere in politica. Se qualcuno pensa che il tutto serva a farmi desistere e a cambiare idea vuol dire che gli va dato il primato dell’ignoranza. Anzi, ciò mi stimola a fare meglio. Le sfide sono il mio pane quotidiano e se ho sconfitto la camorra stracciona figuriamoci quella in giacca e cravatta”.