Pompei, inaugurato dal ministro Franceschini il percorso scavi per i disabili

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Il ministro ai Beni Culturali Dario Franceschini interviene ad ''EATSTORY'', il progetto realizzato dalla Coldiretti nell'area archeologica di Pompei che consentirà di far rivivere ai visitatori degli scavi, atmosfere e sensazioni gastronomiche del passato, Napoli, 5 Novembre 2016. ANSA/CESARE ABBATE/

Il sito archeologico di Pompei ha inaugurato un percorso per disabili di oltre tre chilometri. Alla presenza del ministro per i Beni culturali Dario Franceschini il percorso, il più lungo d’Italia e tra i primi al mondo consentirà ai disabili con problemi motori di visitare gran parte del sito archeologico. Un braccialetto elettronico permetterà di ricevere informazioni audio anche per i non vedenti lungo l’itinerario delle Domus.
“Due anni e mezzo fa – ha detto il ministro Franceschini, ai giornalisti – sono venuto a Pompei per la prima volta da ministro per i crolli. Adesso facciamo crollare le barriere architettoniche”.

“Pompei per tutti”, è questo il nome del progetto messo in atto dalla Soprintendenza Archeologica di Pompei, che prevede accesso facilitato al sito archeologico Patrimonio dell’Unesco anche ad anziani e disabili. A parlare sono i responsabili del progetto in questione. “Camminare per strade antiche di Pompei è una delle esperienze più affascinanti per un turista – dichiara Francesco Sirano responsabile unico del progetto -. In effetti può essere anche una delle esperienze più faticose. Nel tempo le strade e i marciapiedi di Pompei antica hanno subito l’usura di milioni e milioni di turisti e avevano necessita di essere rese percorribili e facilitate. Il progetto Pompei per tutti è nato per questo scopo. Si estende per circa tre chilometri. La progettazione ha previsto di rispondere a tre requisiti, quello della durevolezza, quello della reversibilità e quello della compatibilità con l’ambiente archeologico nel quale si inserisce. Sono stati effettuati una serie di scavi preliminari che ci hanno dato grandi scoperte archeologiche e anche la realizzazione di importanti restauri che ci hanno restituito in condizioni migliori tratti di strada antica”. Ad intervenire è anche Laura D’Esposito direttore operativo del progetto: “La realizzazione di questo progetto ha rappresentato una importantissima conoscenza del sito. Lo scavo è seguito da 5 archeologici assunti dalla Soprintendenza, assunti con apposito bando”. Marialaura Iadanza, archeologo della Soprintendenza Pompei e direttore operativo di “Pompei per tutti”, poi, dichiara: “Sono stati condotti importanti interventi di restauro a cominciare dalle pavimentazioni antiche. Esemplificativo è l’area antistante la basilica”.

(foto ANSA)