Pompei, associazioni e commercianti in piazza per manifestare: “Rivendichiamo l’appartenenza al nostro territorio”

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Associazioni di categoria, commercianti, associazioni sportive e giovanili in piazza Bartolo Longo per manifestare contro la mancata sinergia delle istituzioni (Chiesa-Soprintendenza-Comune), che sta favorendo una “desertificazione” della piazza. Il 30 novembre centinaia di persone si riuniranno al centro della piazza per manifestare, e rivendicare il diritto ad utilizzare la stessa piazza come luogo di aggregazione. Sarà inscenato, inoltre, un flashmob per l’occasione. Una manifestazione simbolica che porta la firma (anche) dell’Ascom, con il suo presidente Alessandro Di Paolo: “Noi come associazione abbiamo avuto una segnalazione riguardo un mancato rinnovo e non rilascio di occupazione suolo pubblico di un’attività commerciale di piazza Bartolo Longo. Questo ci ha lasciato un poco perplessi, perché non siamo stati coinvolti in una decisione, e non abbiamo avuto nessun coinvolgimento anche per quanto riguardo eventuali elementi di miglioria del decoro che questi tavolini o sedie potevano apportare alla piazza – dichiara Di Paolo -. Oggi la piazza Bartolo Longo è l’unico punto di aggregazione agibile, o per lo meno rimasto agibile dopo le aggressione delle incapacità politiche che si sono susseguite negli ultimi anni. Da un lato ci si lamenta perché c’è un processo di desertificazione della piazza, i giovani non la vedono come punto di ritrovo o aggregazione. Dall’altro non si fa niente per renderla un luogo di aggregazione culturale e anche di accoglienza”. Questo il monito di Di Paolo, che conclude: “E’ paradossale che, se da un lato la Soprintendenza, secondo le nuove  funzioni può dare degli orientamenti riguardo al decoro, tende a  sponsorizzare un’azione della Coldiretti nei gazebi lungo via Plinio, dall’altro (sospettiamo dietro suggerimento del Santuario) sceglie di vietare di mettere dei tavolini. Rivendichiamo l’appartenenza al territorio”.