Sarno: giornata conclusiva della rassegna “Settembre Libri”, ospite Silvio Perrella

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Ieri sera nell’incantevole location della Terrazza San Domenico, nel borgo medievale di San Matteo a Sarno, si è tenuta la serata conclusiva della manifestazione “Settembre libri”. Ospite d’eccezione della serata il giornalista e critico letterario del quotidiano “Il Mattino” Silvio Perrella. Si parte subito forte con il pungente intervento del presidente del consiglio comunale di Sarno, avv. Maria Rosaria Aliberti, che nel prendere la parola per i saluti istituzionali ha sollecitato i colleghi dell’amministrazione ad attuare un piano di recupero del borgo Terravecchia. torre“Solo recuperando il centro storico – afferma l’avv. Aliberti – si può rilanciare la città e stasera mi rivolgo soprattutto a voi giovani, la rinascita deve assolutamente partire da voi.” Un intervento, quello del presidente del consiglio, nato dalla visione dei “16 scatti soli” che l’autore ha voluto presentare in occasione della serata. Scatti dello spaccato urbano partenopeo, città di adozione di Silvio Perrella, originario di Palermo, che hanno fatto riflettere i presenti, scatti lasciati appositamente senza didascalia, come spiega Perrella, proprio per lasciar parlare le immagini e sucitare emozioni diverse in chi osserva, guidando il lettore all’interno di scale, anfratti, scorci, paesaggi e memorie della città. Un libro che quindi utilizza due linguaggi per interagire con il lettore: quello della fotografia, immediato e realistico, e quello della letteratura che suscita emozioni in chi legge. “La parola – afferma Perrella – non è per forza la didascalia della foto, perchè quando guardo le foto che scatto, i miei appunti visivi, le emozioni che suscitano in me mi rimandano alla scrittura”. perrellaQuello di Silvio Perrella è un rapporto intenso con la napoletanità che emerge ascoltandolo durante tutti i suoi interventi. Attraverso le sue storie, i suoi scatti, il giornalista vuole catturare e descrivere movenze nascoste della città, il lettore così entra in contatto con la città di Napoli. Emblema di tutte le città in cui storia e natura si sono stratificate a lungo davanti all’incessante andirivieni del mare.