“Siamo rimasti chiusi in casa senza poter uscire. Volevamo assistere alla supplica di Pompei”, è questa la protesta degli anziani residenti in viale Mazzini che da anni accendono, di continuo, la miccia delle polemiche riguardanti i continui allagamenti in seguito alle piogge incessanti. Rinchiusi in casa per ore proprio domenica scorsa, quando erano già pronti per scendere in strada e rivolgere il proprio saluto alla Beata Vergine del Rosario in occasione della Supplica. Ma la bomba d’acqua che si è abbattuta su tutta la regione Campania ha messo in ginocchio anche Pompei. Intrappolati nelle proprie case hanno cercato di lanciare un appello alle forze dell’ordine e alle istituzioni. L’ennesimo che, si spera, venga accolto in maniera positiva. Di fatto, negli anni scorsi proprio gli anziani del posto hanno raccolto firme per provvedere, a spese proprie, alla riparazione della strada ed anche per trovare una soluzione al sistema fognario da sempre malfunzionante. Richiesta che, però, ha trovato una risposta negativa dalla scorsa amministrazione. Ad ogni pioggia molte persone, tra cui molti anziani che utilizzano la sedia a rotelle per spostarsi, restano “intrappolati” nelle proprie case anche per giornate intere, senza avere la possibilità di poter uscire. Senza contare, poi, che nella zona è presente una scuola privata frequentata, ogni giorno, da oltre 80 bambini. I residenti del posto hanno subito provveduto ad inviare una lettere a Donato Cafagna, Commissario Prefettizio Comune di Pompei: “Oggi 2 Ottobre 2016, i residenti anziani di circa 80 anni d’età Viale Mazzini 2 Trav. Chiedono cortesemente di far intervenire tecnici competenti per risolvere un problema di viabilità per le piogge anche minime. Un problema dell’amministrazione di prima, ultima e attuale. Non e’civile vivere a 300 mt. dal centro in queste condizioni. Oggi alla Supplica questi anziani non hanno potuto partecipare”.