Una nuova serata gourmet al Ristorante Taverna Vesuviana il prossimo 14 ottobre

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Una nuova serata gourmet al Ristorante Taverna Vesuviana il prossimo 14 ottobre. Al fianco del talentuoso padrone di casa Alfonso Crisci, stavolta è stato invitato il bistellato Nino Di Costanzo, ischitano doc, nonché proprietario di “Danì”, il suo nuovo ristorante (che si prospetta stellato) ad Ischia. Portate creative, ma di sostanza, ispirate alla tradizione più autentica della cucina vesuviana e ischitana; la tradizione della cucina campana, che è una delle più apprezzate e rinomate al mondo. Infatti fa parte della dieta mediterranea, protetta dall’UNESCO come patrimonio immateriale dell’umanità.
Anche stavolta i due chef daranno dimostrazione di tutta la loro abilità nell’ideare portate di mare e di terra elaborate e ben bilanciate, capaci di combinare con perizia la materia prima di grande qualità.
In queste occasioni la domanda che ci potremmo porre potrebbe essere la seguente: è ancora possibile fissare nella memoria una cena sorprendente? C’è ancora qualcosa che in cucina non è stato fatto e proposto? Di cosiddetti “quattromani” se ne fanno quasi ovunque ormai, ma la bravura e l’intelligenza nell’organizzare incontri del genere sta nel saper mettere insieme caratteristiche sorprendenti, inaspettate: tanta creatività, tanta tecnica ma soprattutto tanta stima e amicizia tra gli attori in campo. Dunque — in questo caso — la risposta non può essere che sì, è sicuramente possibile, scoprendola con i due formidabili protagonisti di un’opera d’arte a quattro mani che fisserà la memoria della cena nei sapori, profumi e colori; piatti costruiti per ri-scoprire anche l’esperienza della convivialità che a tavola diviene un atto creativo.
Pomodoro glassato con pasta di acciughe, scampi e tonno al curry, per cominciare, per aprire le danze e dare una prima scossa al palato. L’antipasto prevede gamberi rossi al mandarino con cremosa di bufala. I primi piatti si divideranno tra le due tradizioni quella vesuviana e quella ischitana: risotto napoletano reinterpretato al peperone imbottito per Alfonso Crisci e ravioli di coniglio ischitano con tortelli di mozzarella affumicata per Nino Di Costanzo. Il secondo piatto invece è un’esplosione creativa, un gioco a due, un’intesa culinaria dove i due magnifici chef trovano la massima espressione: trancio di ricciola cotta a bassa temperatura con purea di carote alla vaniglia e sesamo, poi vongole brill con aria di porro, genovese di crostacei e bietolona lucida. Per finire, la sorpresa del predessert: “il pomodoro”, un dolce rielaborato a partire da una materia prima inaspettata e poi un biscuit morbido al latte con frutti di bosco e querelle di ricotta al rum.
I due chef hanno preparato un menu che di certo sorprenderà tutti, anche perché ci saranno alcuni ingredienti fondamentali per lavorare a quattro mani: la grande amicizia, la passione e l’amore che per buona la cucina.