Il classico “pacco alla napoletana” che fa arrabbiare turisti e napoletani perché regala una bruttissima immagine della città stava avendo il suo triste epilogo per l’ennesima volta a Napoli, nella zona del Molo Beverello. Solo grazie alle forze dell’ordine la truffa ai danni di due turisti americani è stata sventata. I militari, certi che all’arrivo nel porto di Napoli di una nave da crociera, i truffatori di turno specializzati nella tecnica del c.d. “pacco”, senz’altro si sarebbero materializzati, i poliziotti della sezione “Volanti”, hanno effettuato uno specifico servizio di appostamento.
I risultati non sono tardati a giungere, infatti, nei pressi del passaggio pedonale del porto, in Via Colombo, Enrico Calise, di 42anni e Francesco D’Alpino, di 61 anni, entrambi con precedenti penali specifici, alla vista di un gruppo di turisti sono entrati in azione.
Nello specifico, il più anziano dei due, recando con se una custodia per tablet, ha agganciato la vittima, al fine di convincerla ad acquistare ad un prezzo stracciato un I-Pad della Apple, mentre il complice, si poneva nelle immediate vicinanze.
Il turista statunitense preso di mira, dapprima si è mostrato non interessato all’acquisto e, successivamente, dopo una mediazione sul prezzo, ha consegnato la somma di € 100 a D’Alpino che, con mossa fulminea, gli ha ceduto un’altra custodia per tablet, che era nella disponibilità di Calise.
I poliziotti, notato lo scambio, sono intervenuti bloccando i due truffatori.
Il turista, in procinto di risalire sulla nave da crociera, all’apertura della custodia del tablet, si è ritrovato tra le mani una mattonella.
Gli agenti hanno restituito alla vittima la somma di €100,00, rinvenuta indosso a D’Alpino.
I due truffatori sono stati arrestati perché responsabili, in concorso tra loro, del reato di truffa e, dopo una notte agli arresti domiciliari, presso le rispettive abitazioni, stamane, saranno giudicati con rito per direttissima.
Sequestrati dalla Polizia un I-Pad della Apple ed uno smartphone Samsung Galaxy S7Edge, autentici, utilizzati dai due arrestati per mettere a segno le truffe.