Una realtà nuova, una realtà genuina e con un solo obiettivo: l’aiuto umanitario. “Ampio Raggio” è un’associazione nata dalla volontà e l’impegno di Antonio Pio Autorino, giovane scafatese emigrato in Piemonte per seguire la sua vocazione nell’esercito al servizio della patria italiana. Appartenente al Reggimento Logistico Taurinense di stanza Rivoli, Antonio è stato in alcuni paesi devastati dalla guerra, prima di approdare nel comune della città metropolitana di Torino. La sofferenza, il dolore e la miseria che regnano nei paesi del Medio-oriente, e non solo, colpiti dalla guerra ha toccato la sensibilità del giovane militare che ritornato in Italia decide di fondare “Ampio Raggio”, con sede legale in Boscoreale. Dalla sua nascita nel gennaio 2015, l’associazione non si è mai fermata. Tra varie donazioni compiute spiccano le donazioni effettuate nel corso del suo ultimo mandato in Libano. Antonio ha deciso di parlarcene con “il cuore in mano”. Abbigliamento da donna, set da disegno offerti dalla nota azienda CARIOCA, l’organizzazione di attività ludico-creative al “Children Spring Festival”, manifestazione organizzata nel mese di maggio ogni anno, a cui prendono parte le delegazioni militari di vari paesi, e tenutasi quest’anno presso il complesso scolastico di As Sultaniyah nella regione di Tbnin. L’ultima impresa nel territorio Libanese, avvenuto alcune settimane fa, è la donazione alla scuola pubblica di Alyoula di set di colori, messi a disposizione sempre dall’azienda torinese CARIOCA, guidata dall’ing. Enrico Toledo ed una ludoteca acquistata dalla nota azienda R.S. GIOCATTOLI diretta dallo scafatese Luigi Sarno. Le iniziative coordinate dal giovane militare hanno ricevuto il patrocinio di molti Enti ed Autorità tra cui il Comune di Scafati, la Regione Campania, l’Accademia Bonifaciana di Anagni e il CSV di Napoli. “I nostri sono semplici gesti” , dice Antonio Pio, che compare sul web in alcune foto che lo ritraggono con i bimbi delle varie scuole libanesi, “Azioni di questo tipo, difficilmente verranno dimenticate dai bambini, che sono coloro che maggiormente soffrono in caso di conflitti e guerre civili. Il loro sorriso è fonte di gioia per noi. E’ nostra intenzione continuare su questa strada, non ci fermeremo mai”.