Venerdì 2 settembre, alle ore 21, nel parcheggio antistante l’ex supermercato Carrefour in via Dante Alighieri un gruppo di cittadini si è riunito per discutere di uno dei problemi principali della città: l’inquinamento. Scafati è attraversata dal fiume Sarno, corso d’acqua che nasce puro e limpido per poi diventare una pattumiera a causa degli scarichi di tutte le industrie che abitano le sue sponde. Il risultato è un odore nauseabondo che invade le case dei cittadini delle zone limitrofe. Il problema si ingigantisce nella stagione estiva quando la calura obbliga ad aprire porte e finestre e porta con sé la “puzza”. Il problema Sarno non è nuovo, però purtroppo non interessa solo il territorio scafatese, ma anche altri comuni, i quali sono attraversati dai suoi affluenti ugualmente inquinati. Altro problema ambientale gravissimo è il sito di stoccaggio di proprietà della società “Helios” in via Galileo Ferraris. Una discarica a cielo aperto, attorno alla quale ci sono delle abitazioni. Nella discussione in assemblea hanno preso la parola alcune persone residenti proprio in questa zona che hanno urlato il loro disagio: “Non possiamo tenere né porte né finestre aperte a causa del cattivo odore. E spesso capita anche di svegliarci la notte per la puzza tremenda” . Proprio come quello del fiume anche il problema del sito di stoccaggio non è nuovo, sono state tante le contestazioni, le denunce sporte dai cittadini. Purtroppo però è ancora operante, attivo. Ora questa cittadinanza è stanca e ritiene di dover far sentire all’amministrazione comunale la propria voce per dire “Basta”. Tutto è partito da un gruppo Facebook chiamato “Uniti si può”, il quale ha raggiunto quasi 2000 iscritti. L’obiettivo è di creare “fracasso”. “Chiediamo solo partecipazione ed unione. Una manifestazione dinanzi al comune o ovunque che abbia 2000, 3000 partecipanti ha più effetto di una con partecipazione di 100 o 200 cittadini. Sappiamo dove vogliamo andare ma insieme, per cercare di creare un futuro per i nostri figli soprattutto. Almeno potremo dire che ci abbiamo provato” urla una delle tante voci che si sono alternate al megafono. Si prevede una manifestazione per il mese di ottobre, anche se qualcuno ritiene che si è aspettato già troppo. L’adunanza pubblica, partita in “punta di piedi” ha raccolto più di un centinaio di cittadini. La voglia e l’obiettivo ci sono. Ci si impegna per costruire la strada.