Non ammette soste la caccia ai coltivatori di marijuana che hanno trasformato il Faito ed i Monti Lattari in una vera e propria miniera d’oro per la criminalità organizzata. Anche oggi i militari dell’arma dei Carabinieri delle stazioni di Gragnano e Lettere, con il supporto di colleghi del 7° Elinucleo di Pontecagnano e del nucleo cinofilo di Sarno, hanno localizzato nelle due cittadine dei Monti Lattari, 12 piantagioni di cannabis indica su un terreno demaniale nelle località montane di “Vallone – Fondica”, “Selva di Casola” e “Depugliano”.
Sono state distrutte quasi 10 mila piante di marijuana per un valore complessivo di circa 20 milioni di euro: introiti sottratti alla criminalità organizzata che gestisce le coltivazioni. Una piantagione, in particolare, si trovava a pochi metri dall’abitazione di esponenti della criminalità organizzata dei monti Lattari.
In particolare, a Gragnano, in località Spinola, hanno scoperto 4.630 piante di cannabis indica, aventi un’altezza variabile da 3 a 3,5 metri, mentre a Casola di Napoli, in via Cevane, hanno scovato 3.998 piante di cannabis e in via Del balzo, 1.153 piante di cannabis indica, aventi un’altezza variabile da 4 a 5 metri.Le 9mila piante distrutte si aggiungono alle oltre 14mila estirpate nelle ultime settimane a seguito di numerosi sequestri record che hanno messo in ginocchio il business della marijuana dei monti Lattari, ovvero la cosiddetta «Giamaica italiana».