Pompei, scarsa rete di trasporti. La protesta delle periferie: “Vogliamo più autobus”

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Periferie della città di Pompei in protesta. Nel mirino dei cittadini infuriati c’è la poca sicurezza per gli sversamenti abusivi di rifiuti lungo le strade e la mancanza di rete di trasporti adeguata per i giovani. “Senza l’aiuto delle istituzione che controllano questi incivili che sversano rifiuti abusivamente nelle nostre strade, non andremo mai da nessuna parte. Viviamo nel degrado e ci sentiamo quasi abbandonati”, dichiara Antonella Scala, residente di via Molinelle. Ma ciò che fa indispettire ulteriormente i cittadini delle periferie è la scarsa rete di trasporti. “Sono in molti ad avere disagi nella famosa Pompei turistica per via dei bus che circolano in città – commenta Alessandra Sorrentino, giovane ballerina free lance costretta -.Com’è possibile avere un servizio di trasporto pubblico tanto precario? Ne fanno le spese i cittadini, gli studenti e le persone anziane. Inoltre, non viene rispettato l’orario che riporta il sito internet di ‘Pompei city’, il bus che dovrebbe passare nelle periferie tutti i giorni. Spesso sono costretta ad andare a piedi da casa mia alla stazione”, questo il monito della giovane di via Molinelle. “Ci sono pochi pullman a Pompei e io mi trovo davvero a disagio tutti i giorni – spiega, invece, Didier Dufont, studioso francese di archeologia e trapiantato in via Mariconda per approfondire i suoi studi negli scavi. Conclude, infine, Maria Cascone, cittadina di via Messigno: “Non riesco mai a prendere un autobus per andare al cimitero. Sono costretta, ogni giorno, a chiedere un passaggio”.