Pompei, eventi estivi che navigano tra flop e anomalie: l’interrogazione consiliare

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Gli eventi estivi a Pompei per la città navigano tra flop e anomalie. A renderlo noto è l’interrogazione consiliare a carico del primo cittadino Ferdinando Uliano, e presentata anche al cospetto del Prefetto della Provincia di Napoli, al dirigente del terzo settore Raimondo Sorrentino e il presidente del consiglio comunale. Sarebbe la seconda interrogazione consiliare avvenuta a distanza di pochi giorni, e lanciata ancora una volta dai tre consiglieri di Alternativa Pompeiana, Angelo Calabrese, Marika Sabini e Raffaele De Gennaro. Nel mirino, appunto, la programmazione degli eventi estivi e le varie cifre stanziate che riporterebbero, appunto, incombenze e anomalie non di poco conto. Se il fatto, dopo gli opportuni accertamenti al caso, risultasse fondato è vero, sarebbe Il chiaro ed evidente segno di una poca trasparenza, sebbene il motto del sindaco Uliano, quello che ha contribuito a fargli indossare la casacca di sindaco della città, sia stato da sempre questo: “Trasparenza e legalità”. “Gli impegni di spesa totali per l’organizzazione degli eventi ammonta ad un totale di 36.003,13 euro – scrivono i tre consiglieri di opposiozione -. In particolare dalla disamina delle suddette determine è emerso che per i tre concerti di musica leggera e musica Rock (Tributo ai Queen del 16 luglio; tributo a Ligabue del 30 luglio; Tributo alla musica leggera italiana del 6 agosto) assegnati all’associazione culturale no profit denomitanta “Night Flowers Events & Communication” di Luisa Muto con sede Napoli alla via del Rione Sirignano, sono stati impegnati 8.000 euro; mentre per i tre eventi rassegna “Pompei inn Jazz new edition” (giorni 21,22 e 23 luglio 2016) assegnati all’associazione “Musicology” con sede in Pompei alla via Parroco Ferderico, sono stati impegnati 1.220 euro. Tutti gli spettacoli musicali sono all inclusive di service e diritti Enpals. Inoltre dalla lettura della determina n.69 il dirigente ha affidato l’incarico professionale per le manifestazioni ad un tecnico senza richiamare da quale elenco di professionisti ha compiuto la scelta discrezionale”. Questa la premessa portata avanti dai tre consiglieri che, infine, hanno chiesto: “Ritiene il sindaco, in un momento di crisi come quello che stiamo affrontando, che sia legittimo impegnare la cifra totale di 36mila euro – continuano i tre consiglieri – dall’esiguo bilancio comunale per una programmazione di eventi estivi non all’altezza di una città turistica come Pompei?”. Quello che accende maggiormente il campanello dell’allarme, però, riguardano gli 8mila euro spesi per l’evento dell’associazione culturale no profit: la Night flowers Events & Communication di Luisa Muto con sede a Napoli, messa a confronto con quella di 1.220 euro per l’associazione Musicology di Pompei. Per tre serate musicali da un lato si spendono circa 1.200 euro, e per lo stesso numero di serate musicale, dall’altro, viene spesa una cifra circa 7 volte maggiore, 8mila euro. Ben 8mila euro spesi per l’associazione no profit di Napoli. Quasi la stessa cifra per l’artista di spicco, James Senese. Le anomalie, a quanto pare, ci sono e sono rese note ed evidenti dai tre consiglieri di opposizione.