Scatta l’inchiesta al cimitero di Pompei. Un giallo che accende le polemiche del comitato del cimitero. Si tratta di un mistero tutto da svelare, quello che riguarda la salma della donna proveniente dalla città di Napoli e, poi, interrata nel cimitero di Pompei. Come sia potuta arrivarci è una cosa ancora tutta da capire, ma di sicuro sul caso in questione indagheranno le forze dell’ordine pompeiane e le istituzioni preposte. A denunciare la notizia attraverso i giornali locali è stato proprio il presidente del comitato cimitero “Dignità e Memoria”, Pasquale Cascone. “Qualche mese fa c’è stato un tentativo di interramento della salma di una donna che proveniva da Napoli – dichiara il presidente del comitato cimitero Cascone -. Hanno tentato di far passare la salma dalla seconda entrata del cimitero, quella che l’amministrazione di Uliano ha lasciato riaprire senza nessun controllo e nessuna messa in sicurezza. Andando a fare un riscontro della situazione ci siamo accorti che per la salma che proveniva da Napoli non era stata effettuata nessuna registrazione”.Un caso che, quindi, ha fatto insorgere sin da subito il comitato “Dignità e Memoria”, che non è rimasto a guardare ed ha voluto approfondire la questione, fino ad arrivare alla scoperta clamorosa. La salma della donna non
rientrava per niente nell’elenco delle persone decedute da interrare, e, per fortuna, il tutto non è stato reso possibile grazie al sospetto dell’impiegata, che ha constatato la reale situazione dei fatti, e rendendosi conto della gravità della cosa. “Per fortuna il tutto è stato bloccato sul nascere – continua Pasquale Cascone -. L’intervendo dell’impegata è stato provvidenziale. Infatti quest’ultima ha evitato che il tutto fosse portato a termine”. Ma nonostante ciò sembra che per la salma della donna napoletana sia stata trovata un’altra sistemazione all’interno della struttura cimiteriale pompeiana: “Dopo un po’ di giorni, però, ci siamo accorti che la salma della donna è stata messa all’interno di una cappella nella parte nord del cimitero”. Una questione molto delicata su cui, di sicuro, si esperimeranno anche le forze competenti. Ma ad aggravare ancor di più la situazione di disagi all’interno del cimitero di Pompei è ancora un altro caso. Quest’ultimo sempre legato ai pochi controlli nella zona che riguarda il secondo accesso: “Alcuni giorni fa’, come di consueto, io e mia moglie ci siamo recati al cimitero a trovare i nostri cari – dichiara ancora Pasquale Cascone -. Con molta amarezza e rammarico ci siamo accorti di un altro spiacevole accaduto. Dalla tomba di mia madre hanno rubato portafiori e portacandele. Non è l’unico caso che è accaduto in queste ultime settimae. Da quando quel cancello è stato riaperto dall’amministrazione comunale senza un valido criterio e i giusti controlli, si verificano fatti del genere. Il cancello è lasciato aperto tutto il giorno e nessuno controlla”.