“Dopo due anni di consiliatura Uliano, la Città si ritrova spodestata della sua amministrazione. Sembra un flashback, un film già visto; ci auguriamo di poter scrivere un finale differente. Tanti gli articoli, le voci che circolano in queste ore, ma ciò che rimbalza è il risuono del famoso golpe, questa volta portato a segno”, sono le parole che si leggono dal comunicato stampa del gruppo di Alternativa Pompeiana & Progetto Democratico, composto dai tre consiglieri (dimissionari): Angelo Calabrese, Raffaele De Gennaro e Marika Sabini.
L’atto di sfiducia che abbiamo compiuto non è stato fatto con leggerezza o acredine nei confronti di quest’amministrazione: è stato tutto al di fuori che facile, per noi, mettere un punto ad un sogno, ad un progetto nato poco più di due anni fa. Un intero gruppo ha lavorato instancabilmente, ha supportato idee e progetti nel solo interesse della Città e purtroppo ha dovuto prendere coscienza della sconfitta di quest’amministrazione.
La vittoria, schiacciante, del nostro movimento nel 2014 ha segnato davvero un cambiamento importante, per un periferia popolosa e da anni dimenticata, che ha avuto il riscatto che meritava. Da subito però abbiamo riscontrato problemi e ostacoli nei nostri confronti che hanno posto un freno alla nostra genuina irruenza. L’apice poi lo abbiamo raggiunto il 30 giugno, quando, inaspettatamente e immotivatamente, il Sindaco ha deciso di voltarci le spalle e di privarci di esercitare la nostra funzione di amministratori, mandando all’aria i nostri progetti di risoluzione di gravi problematiche cittadine: siamo stati sfiduciati! Il gruppo più votato e che ha condotto alla vittoria delle elezioni (con 3 rappresentanze in consiglio comunale), è stato allontanato, senza un tentativo di riconciliazione o quanto meno di chiarimento da parte del Sindaco.
L’atto responsabile di sfiducia nei confronti del sindaco Uliano è stato fatto per i tanti cittadini che ci sostengono, stanchi ormai dell’inefficienza di quest’amministrazione e delle false promesse di sviluppo della nostra Pompei.
Purtroppo chi è causa del suo mal pianga se stesso!
Da oggi bisogna ritrovare le forze per ripartire, più decisi e uniti di prima: di certo non abbandoniamo i nostri cittadini! E continueremo con tenacia a combattere per Pompei affinché ritorni in auge.