“Ferie Augusti”: come e perché si festeggia la festa dell’estate.

Pubblicità

Ferragosto: grandi mangiate con gli amici, lunghe pennichelle, e un solo obiettivo, divertirsi e rilassarsi. La parola Ferragosto deriva dal latino, Feriae Augusti, la festa pagana, introdotta in onore dell’imperatore romano Augusto, con cui, dal primo giorno del mese di agosto si celebrava la raccolta dei cereali.

Anticamente, in questo giorno ci si scambiavano regali, accompagnando questo scambio con l’augurio Bonas ferias consuales; quando il sesto mese dell’anno romano venne intitolato a Cesare Augusto la formula mutò in Bonas ferias augustales, un augurio simile al nostro “Buon Ferragosto”. Infatti fu proprio l’imperatore a decidere di riunire in un unico periodo estivo tutto un complesso di festeggiamenti, i quali venivano chiamate Feriae Augustii o Feriae Augustalis ossia “Feste di Augusto”.

Con il passare del tempo le “feriae Augusti” furono abolite, ma la Chiesa Cattolica decise di unire rituali cristiani e tradizioni pagane celebrando il 15 agosto la festa dell’Assunzione di Maria. Il dogma cattolico fu proclamato da papa Pio XII il primo novembre del 1950. Ma in particolare il Ferragosto iniziò ad acquisire l’importanza che vi attribuiamo tuttora durante il ventennio fascista. In questo periodo, nei giorni del 13, 14 e 15 agosto, il regime organizzava, attraverso le associazioni dopolavoristiche delle varie corporazioni, centinaia di gite popolari. Per l’occasione furono istituiti i celebri “Treni popolari di Ferragosto”. L’iniziativa offriva la possibilità anche alle classi sociali povere di visitare le città italiane o di raggiungere le località marine e montane a prezzi fortemente scontati. Gli italiani potevano scegliere se partecipare alla “Gita di un sol giorno”, allontanandosi di circa 50-100 chilometri, o alla “Gita dei tre giorni” percorrendo circa 100-200 chilometri. Ma dato che queste escursioni non prevedevano anche i pasti, nacque l’usanza di preparare il classico pranzo al sacco.
Alla vigilia di Ferragosto, per salutare l’estate che volge al termine, si ha l’usanza di accendere grandi falò che hanno lo scopo di scacciare le forze del male e di ritardare l’arrivo della nuova stagione. Altro elemento importante, in questo cerimoniale, è l’acqua, e per questo si ha la consuetudine di accendere i fuochi in spiaggia per fare insieme agli amici il bagno di mezzanotte, dal valore purificatore e propiziatorio.