Dai Lattari arriva il liquore di Marijuana.

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La notizia della diffusione e della vendita del nuovo liquore ha fatto velocemente il giro della rete tanto che gli investigatori ora sono alla ricerca dei produttori. Il lavoro di preparazione è sostanzialmente uguale a quello con cui si prepara il limoncello e il meloncello. Già in passato i carabinieri hanno scovato il distillato di marijuana in qualche laboratorio casalingo presso i monti Lattari, ma stavolta la produzione sarebbe arrivata in commercio. Il prezioso liquido sarebbe offerto in alcuni locali della zone alte di Gragnano come digestivo “alternativo” solo ai clienti “di cui ci si può fidare”, e sarebbe acquistabile anche in bottiglie da un litro o, addirittura, in fiaschi da due litri. Il costo medio di un litro si aggirerebbe intorno ai sessanta, settanta euro. Mentre l’Arma sta braccando i cultori in tutta Italia, su Internet si vende marijuana e i suoi derivati come fosse latte in polvere. E la rete spopola anche di ricette per preparare l’alternativo digestivo. Perchè se le norme italiane sull’uso e sul commercio dell’erba sono ancora restrittive, in altri paesi d’Europa come Inghilterra e Olanda il tetraidrocannabinolo – principio chimico attivo della ‘maria’ – è considerato dai ricercatori un farmaco antidepressivo. Risultato: il servizio sanitario nazionale lo approva e ne autorizza la vendita. Per questo i prodotti industriali a base del vegetale proibito circolano liberamente sulla rete telematica insieme alle istruzioni per una fruttuosa coltivazione domestica e per le sue ricette. Trovare quanto serve è un gioco da ragazzi: basta digitare la parola cannabis su un qualsiasi motore di ricerca. Oppure andare su Cannavista.it, un indirizzo per specialisti che non vogliono perdere tempo. Vengono fuori menu sterminati collegati a siti informatissimi: Cannatrade, Hempatia, Sanapianta, Semitalia, passando per Nirvana, Vox Pop, Free Cannabis, Elephantos, Little Amsterdam. Nel caso del “marijuncello”, si lasciano essiccare le foglie, rigorosamente al buio, per una ventina di giorni e poi si passa alle fasi di diluizione e di filtraggio. Il liquore verde nasce così ed è ovviamente illegale.