I rappresentanti delle amministrazioni comunale di Sarno, Striano e Poggiomarino si sono riuniti per discutere della questione dell’impianto di biogas di Foce, i cui miasmi stanno creando enormi disagi alle popolazioni dei tre centri. I cittadini sono costretti a sopportare una puzza incredibile, a tenere le finestre chiuse di notte, a fare i conti con tosse ed altri fastidi di tipo respiratorio. Le tre amministrazioni si sono riunite per concertare azioni comuni ma, stando a quanto pubblicato su facebook dal consigliere comunale del Pd poggiomarinese Michele Cangianiello, tutto è ancora fermo. “Sono state già avanzate richieste all’Arpac ed al CNR per un’accurata analisi della situazione ambientale e sanitaria ed attendiamo riscontri a riguardo. Restiamo vigili ed in costante contatto con il Comune di Sarno per le eventuali azioni da intraprendere”, scrive Cangianiello. Ma la richiesta all’Arpac di nuove analisi il sindaco di Sarno Giuseppe Canfora l’ha avanzata già tre giorni fa, il 22 agosto, come si può evincere dai vari comunicati inviati dal portavoce del sindaco. Il summit è, dunque, servito a serrare le fila e a pianificare un percorso congiunto, ma non fa registrare passi avanti. Si aspetta l’Arpac. A Striano, intanto, il consigliere di minoranza Francesco D’Andrea ha presentato una interrogazione urgente (ed ha partecipato anche all’incontro tra le tre amministrazioni), mentre alcuni privati cittadini si stanno organizzando per inoltrare un esposto alla procura