Il sindaco di Scafati, Angelo Pasqualino Aliberti, poco dopo le 13 ha protocollato la lettera di dimissioni, inviata al presidente del consiglio comunale.
Il sindaco, adesso, come riportato dall’articolo 53 del Tuel (dlgs.267/00) ha venti giorni di tempi per revocare le proprie dimissioni prima che diventino irrevocabili e si provveda, mediante il Prefetto di Salerno, allo scioglimento delle cariche elettive dell’ente.
Le difficoltà del sindaco Aliberti erano sorte dal momento in cui la sua stessa maggioranza ha deciso di non allinearsi alle posizioni del primo cittadino rispetto al bilancio consuntivo, che doveva essere approvato dall’assise la scorsa settimana.
Il rinvio del consiglio comunale per l’assenza del numero legale ha portato, nelle scorse ore, il Prefetto di Salerno a diffidare l’amministrazione scafatese affinché approvi in rendiconto di bilancio decorsi venti giorni dall’invio della stessa diffida.
Il consiglio pare sia stato convocato per il giorno 8 giugno, ma alla luce dei dissidi interni, era probabile che il Sindaco non avrebbe goduto dei 13 consiglieri necessari per l’approvazione del bilancio, determinando così la fine anticipata del governo Aliberti II.
Diventa sempre più complesso, dunque, il panorama politico per la comunità scafatese che vede oltre al possibile caos istituzionale con conseguente scioglimento, anche i risultati dell’attività investigativa della Dia e della commissione d’accesso, tuttora impegnati a Palazzo Mayer per far luce su luci ed ombre dell’attività politica e amministrativa degli ultimi anni.