Pompei, abusivismo edilizio. Duecento controlli a tappeto: sequestrato un capannone abusivo

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Sequestri ad un capannone abusivo di 150 metri quadri in via Arpaia. L’opera abusiva è stata scoperta grazie alle indagini del nucleo investigativo della polizia edilizia di Pompei, guidata dal comandante Gaetano Petrocelli. Nella fattispecie si tratta di controlli R.E.D. (Registro Esecuzione e Demolizione), indetti dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata. Indagini partite da lunedì scorso, ed in cui l’ufficio tecnico del comune ha messo a disposizione della polizia edilizia, sotto la guida del tenente Ferdinando Fontanella, funzionari comunali, che, a rotazione, svolgeranno le indagini approfondite dal punto di vista tecnico. Nel mirino vecchie costruzioni (circa 200) a seguito di sentenze passate in giudicate. In questo caso i coniugi B.B. e B.F. hanno commesso tutta una serie di abusi edilizi nel capannone dove l’uomo svolgeva la sua attività di falegnameria. Abusi che riguarderebbero: cambio di prospetto ed ampliamento superficie. Ma non soltanto questa l’attività svolta dalla polizia municipale. Infatti, sempre nei giorni scorsi, è stato sgominato un altro caso di abusivismo edilizio in seguito alle indagini eseguite in diversi studi medici di Pompei. Stavolta a finire nel mirino dei vigili la proprietà di C.S., adibita a studio medico precedentemente, che ha presentato tutta una serie di anomalie , tra cui: ampliamento degli uffici, cambio di prospetto e mancata autorizzazione. Tutto il materiale è al vaglio dei vigili e passerà anche nelle mani della Procura di Torre Annunziata. Si infittisce sempre di più, quindi, la rete dei controlli in città sul fronte abusivismo edilizio. Un impegno che, gli uomini di Petrocelli, portano avanti da anni, riscoprendo un aumento vertiginoso del mattone selvaggio proprio in questi ultimi mesi.