Cresce di giorno in giorno, nel silenzio più assoluto e tra l’indifferenza di molti cittadini, la discarica a cielo aperto venutasi a creare a due passi dalla stazione della Circumvesuviana di Striano, in quello che può essere considerato il principale punto di passaggio per chi parte o arriva nel paese vesuviano. Il tratto che collega, attraverso le campagne e i binari della ferrovia, Via Risorgimento, Via Traversa Municipio e Via S. Severino, infatti, è divenuto meta di cittadini incivili e maleducati, oltre che irrispettosi per il proprio territorio, che ogni giorno, sempre più spesso, sono protagonisti anonimi di un vero e proprio scempio, gettando in quella zona rifiuti di ogni tipo. Spazzatura, poi, che non viene raccolta e sedimenta lì, anche per lunghi periodi, venendo inglobata dalla vegetazione divenendo così una pericolosa bomba inquinante: materiali plastici lasciati in giro, pneumatici, taniche di benzina, confezioni di medicinali e prodotti chimici oltre che ferraglie e immondizia di ogni genere lasciata ad inquinare sotto gli alberi di nocciole e tra l’erba in un posto molto frequentato ed in bella vista, privo di alcuna sicurezza per l’incolumità del cittadino stesso che ogni giorno è costretto a respirare, transitando in quella zona, l’aria contaminata e maleodorante. Qualche anno fa, inoltre, l’area in questione di Via S. Severino fu, a suo tempo, oggetto di una significativa bonifica, da parte degli enti competenti, di materiale pericoloso e di decine di lastre di eternit lasciate a marcire per diverso tempo a contatto con le intemperie. Eliminato il peggior materiale tossico e cancerogeno però, la restante immondizia non fu mai oggetto della stessa sorte, ed è sempre rimasta li, aumentando così di giorni in giorno. Da un lato, quindi scarseggiano gli interventi di chi di dovere, dall’altro è evidente lo scarso senso civico e la totale mancanza di cura nei confronti del proprio paese da parte di singoli e maleducati individui, il cui rapporto con l’ambiente può definirsi disastroso. “Non ne possiamo più, sono anni che conviviamo con questa situazione. Ogni giorno siamo costretti a venire qui ed a lavorare e zappare la nostra terra in mezzo ai rifiuti lasciati qui nella notte. Siamo davvero stufi di tutto questo. Ogni tanto togliamo noi qualcosa ma il giorno dopo troviamo di peggio e per di più quando fa caldo l’aria diventa davvero irrespirabile”: è questo il grido disperato dei residenti e dei contadini della zona. Una situazione che va avanti, ormai da anni, segnalata diverse volte alle autorità competenti ma nemmeno l’ombra di un intervento risolutore sembra essere all’orizzonte.
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