Secondo comizio per il Movimento 5 Stelle di Poggiomarino, tenutosi ieri in via Giovanni Iervolino e che ha visto come ospite il presidente della commissione vigilanza RAI Roberto Fico, il senatore grillino Sergio Puglia e il consigliere regionale del Movimento Luigi Cirillo.
Il primo a prendere parola è stato l’onorevole Puglia che, dopo un omaggio a Gianroberto Casaleggio, ha affermato: «Oggi esporsi vuol dire perdere anche un posto di lavoro, e solo il Movimento 5 Stelle può liberare queste persone».
Il consigliere della Regione Luigi Cirillo ha invece assicurato che il Movimento avrà sempre le porte aperte in Regione, affermando successivamente riguardo la problematica delle vasche di laminazione: «Sono stati stanziati 18 milioni per la risoluzione del problema delle vasche e per il completamento dell’opera, ma nel 2014 questi soldi non erano più presenti».
È poi intervenuta la candidata al consiglio comunale Maria Frizzi che, parlando delle due grandi coalizioni di Poggiomarino, ha affermato: «Non metto in dubbio l’onesta ideologica degli altri candidati, ma queste persone, anche se oneste, sostengono un potere corrotto», affermando inoltre in qualità di docente: «Per quanto riguarda la cultura è stato fatto ancora poco, e quel poco è stato asservito a un potere negativo».
È stata invece nuovamente portata alla luce da Daniele Troiano la problematica della mancanza di barriere architettoniche volte a tutelare la sicurezza dei bambini nelle giostre in via Iervolino: «Porto mia figlia a giocare su queste giostre, e mi preoccupo perché non ci sono recinzioni, ed anche se molti cittadini hanno chiesto di fare qualcosa il comune li ha ignorati. Non c’è prevenzione perché siamo abituati ad intervenire quando ci sono i morti» aggiungendo infine, riguardo la villetta Nicola Nappo: «In villetta c’è un miscuglio di generazioni, dai dodici ai venti anni, che ogni sabato sera si ubriacano, e non devono essere abbandonati con uno shot nelle mani».
Simone Battaglia ha inoltre espresso parole di forte dissenso nei confronti della mancata costanza di passione politica nel paese: «La passione politica a Poggiomarino nasce tre mesi prima delle elezioni e muore il giorno dopo, ed il massimo dell’espressione politica a Poggiomarino è organizzare “carrozzoni” per portare voti, ma poi quando si vince e bisogna dividere la torta il potere decisionale del sindaco si riduce a zero».
Roberto Fico ha inoltre commentato così l’operato dell’amministrazione comunale: «Abbiamo cosi poca fiducia nelle amministrazioni comunali che basta una strada di un chilometro per dire che è stato fatto qualcosa di importante, e inoltre dobbiamo ringraziare il sindaco perché non ci sono stati scandali, siamo arrivati a dire che non si sta facendo niente ma va comunque tutto bene», aggiungendo: «Anche se è stata fatta questa strada Poggiomarino nelle viscere è identica a cinque anni fa».
Egli inoltre, riferendosi a Vincenzo De Luca e a Stefano Caldoro, ha affermato: «Viene il presidente della Regione per l’ennesima volta a fare promesse, e che sia De Luca o Caldoro è lo stesso, tanto vengo tutti».
È infine intervenuto il candidato sindaco Ciro Aniello D’Ambrosio, che ha fortemente criticato la problematica della propaganda abusiva: «La smettete di imbrattare le strade con i vostri volantini? Ci state imbrattando il paese» aggiungendo infine: «Che gusto provate a farvi mettere i nostri piedi sulle vostre facce?».