Controlli per la sicurezza sui luoghi di lavoro a San Giuseppe Vesuviano, Terzigno e Ottaviano: denunciati quattro imprenditori

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Blitz ad opera dei carabinieri della compagnia di Torre Annunziata (controlli coadiuvati con l’azienda sanitaria locale Napoli 3 Sud), che hanno effettuato verifiche  a San Giuseppe Vesuviano, Terzigno, Ottaviano per igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro e contro il lavoro nero. A finire nel mirino dei controlli è stato il titolare 54enne (denunciato) di una attività per la torrefazione di caffè. L’ uomo è stato ritenuto responsabile di violazioni penali in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Sanzioni amministrative che ammontano a circa 30.000 euro.
Poi, ancora, anche a  Terzigno è stata denunciata la titolare 31enne di un opificio tessile del luogo resasi responsabile di violazioni penali in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e di sfruttamento di manodopera clandestina. In questo caso i carabinieri della stazione di Terzigno hanno sospeso l’attività imprenditoriale in questione, dal momento che hanno trovato al lavoro ben 4 lavoratori “a nero”, originari del Bangladesh e sprovvisti di permesso di soggiorno. Ad essere stato sgominato e denunciato dalle forze dell’ordine, poi, anche il titolare 29enne di un opificio tessile ad Ottaviano per violazioni penali in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Nella fattispecie si tratta di sfruttamento di manodopera clandestina nonché, mancanza dei formulari per la raccolta e smaltimento dei rifiuti. I carabinieri della stazione di Ottaviano  hanno sospeso l’attività imprenditoriale al 29enne, in quanto hanno trovato 7 lavoratori “a nero”, anche in questo caso originari del Bangladesh sprovvisti di permesso di soggiorno.
Infine, ad essere stato denunciato anche un amministratore 41enne di una ditta di ecologia di Ottaviano, dedita allo smaltimento di rifiuti speciali per inquinamento ambientale e per attività di gestione di rifiuti non autorizzata in fase di stoccaggio. I carabinieri, in seguito ad una attività investigativa hanno accertato che gli operai della ditta, dopo aver prelevato rifiuti speciali liquidi, (fanghi delle fosse settiche) li smaltivano illegalmente senza emettere il formulario dei rifiuti, omettendo di aggiornare il registro di carico e scarico.