Il momento è arrivato: dopo quelli che erano stati dei semplici screzi nel secondo capitolo della saga degli Avengers, i nostri eroi e supereroi sono chiamati a scontrarsi. Naturalmente il motivo del contendere non può che essere qualcosa che porterà lo stesso spettatore a porsi qualche domanda ed a metterlo in difficolta sullo schieramento a cui appartenere.
Al termine di una missione finita male per i nostri eroi, in cui in seguito ad un incidente perdono la vita decine di innocenti, l’operato degli eroi viene posto sotto la lente d’ingrandimento. Tutti i disastri provocati nelle loro missioni e tutte le vite innocenti perse urlano giustizia, e come se questo non bastasse il loro potere e le loro capacità fuori controllo iniziano a far paura al mondo.
Se fino a quel momento gli Avengers erano un’entità privata ed autogestita, da adesso le cose devono cambiare: le Nazioni Unite stesse scendono in campo, e si impongono: o decideranno di sottostare ai loro ordini, o potranno tranquillamente ritenersi in pensione. Gli eroi che non riescono a far pace con il proprio passato, che credono di avere molto da perdonarsi e da farsi perdonare non possono fare a meno di credere che questa sia un’idea giustissima. Ma dall’altra parte ci sarà la sicurezza, quasi l’arroganza di sapere per certo cosa sia giusto e cosa no, e che non si può accettare l’idea di rischiare di trovarsi al servizio di potenti, che potrebbero arrivare al punto di fare quello che vogliono dei loro stessi poteri.
Immediatamente dopo la firma di una parte degli Avengers, un attentato e la gestione della conseguente crisi porteranno a galla tutti i dubbi e tutte le differenze tra i vari supereroi. Purtroppo lo scontro sarà inevitabile.
Nell’epoca d’oro delle trasposizioni cinematografiche dei fumetti non poteva certo mancare all’appello uno dei momenti più importanti di sempre della storia degli eroi Marvel.
In Civil War si affrontano tematiche che non ci stupiamo ormai più di trovare quando parliamo di questi personaggi: dalla trattazione del bene, alla posizione che questo dovrebbe avere rispetto all’uomo comune, se deve essere subito o può essere gestito, al concetto di sacrificio, passando per la vendetta che si può eventualmente scatenare e che consuma e logora in maniera inesorabile.
Tutto questo è presente in Civil War, in cui trovano spazio supereroi minori (ammesso che così si possa definire un supereroe) ed in cui si investiga e vengono alla luce verità tristi e dolorose per un Tony Stark quanto mai umano, che porteranno a chiedersi cosa ci si dovrà aspettare in futuro.
Un ultimo elemento da apprezzare sarà la presenza di un giovanissimo Spiderman, entusiasta della possibilità che gli sarà data da Stark, e che farà di tutto per conquistarsi un posto tra gli Avengers.
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