Tassa dei rifiuti: 9000 richieste di pagamento danno vita ad una furiosa polemica cittadina. Il Comune decide di mettere a ruolo i tributi sulla spazzatura, ma la decisione ha creato serie perplessità anche all’interno di palazzo De Fusco, interessando proprio l’amministrazione comunale. A renderlo noto i consiglieri di Alternativa Pompeiana, Raffaele De Gennaro, Marika Sabini ed Angelo Calabrese, che chiedono chiarimenti sulla questione che ha messo in ginocchio non soltanto i servizi postali (in tilt per l’eccessivo carico di lavoro) ma anche molti cittadini, riaccendendo, così, anche le forti polemiche, negli ultimi giorni, per questo improvviso cambio di modalità e, soprattutto, di spese. I destinatari di tale richiesta dei chiarimenti sono proprio il primo cittadino di Pompei, Nando Uliano, il dirigente responsabile del primo settore, Eugenio Piscino, ed, infine, la Publiservizi. Nella fattispecie, i punti non chiari sarebbero due, ovvero: le modalità di consegna degli avvisi, con raccomandata con avviso di ricevimento, che ha comportato la spesa di 5,18 euro, tenendo conto che in passato tale aggravio è sempre risultato di 0,60 euro; il brevissimo tempo concesso per il pagamento della prima rata del tributo. “Tutto ciò, a parere nostro, si concretizza in un intollerabile disservizio con evidenti disagi per i cittadini contribuenti, costretti anche a lunghe file per la ricezione della raccomandata, per giunta dopo la scadenza della prima rata del tributo in oggetto, e quindi senza concedere congruo termine per il pagamento di somme anche rilevanti in un momento di persistente crisi”, questa la dichiarazione dei consiglieri di Alternativa Pompeiana.