“Finalmente questa volta non siamo finiti nel tritacarne della cronaca: nessun accostamento della nostra Festa e fenomeni criminali come spesso è accaduto in passato”. A dichiararlo è il presidente della Fondazione Festa dei Gigli, Raffaele Soprano, commentando il recente caso della deviazione della processione di Gesù morto dal suo canonico percorso, avvenuto a San Michele di Ganzaria in provincia di Catania, forse per omaggiare un boss locale. La vicenda è al momento oggetto di un’ inchiesta da parte dell’autorità giudiziaria.
“Nel recente passato – continua Soprano – in casi come questi la Festa dei Gigli in maniera improvvida ma puntuale veniva sempre accostata tra gli esempi di forme di riverenza nei confronti di organizzazioni criminali. La Fondazione ha sempre difeso l’immagine della Festa in maniera inflessibile intraprendendo anche azioni legali avverso importanti gruppi editoriali ed emittenti nazionali. Il frutto di questo lavoro è oggi evidente: nell’esposizione della notizia di San Michele di Ganzaria tutti i network hanno citato casi simili ma questa volta la Festa dei Gigli non è finita nel solito elenco. Si tratta di un risultato importante – conclude Soprano – raggiunto attraverso un deciso percorso di tutela e di corretta informazione portato avanti in questi anni evidenziando come la Festa dei Gigli sia essenzialmente espressione di arte, cultura, tradizione ma soprattutto di pieno rispetto della legalità. Valori fondanti della nostra realtà festiva a cui l’Unesco, nel 2013, ha ritenuto meritevoli del proprio sigillo” .