“I Vini di Indovino” Il sommelier recensisce lo storico rosso pugliese

Pubblicità

Uva di Troia

Puglia IGT  Ghort 60 Passi 2015

Ci troviamo nella Daunia, una subregione geografico-culturale in provincia di Foggia nella Puglia settentrionale. Comprende il Tavoliere delle Puglie, il Gargano ed il Subappennino Dauno ed è delimitata dai confini con il Molise, la Basilicata e la Provincia di Andria-Trani-Barletta.
Qui la famiglia Ladogana, oltre a produrre vino da 4 generazioni, rappresenta una delle aziende pioniere nella produzione biologica certificata dal 1996. La mission aziendale è salvaguardare la tradizione e tramandare il frutto di anni di esperienza, ricerca e lavoro nel settore vitivinicolo.
Perchè 60 Passi?
E’ un nome che evoca il calpestio della terra, la passione e la fatica dell’uomo che la cura. Sessanta passi napoletani, pari a circa 111 metri, è la misura della larghezza dei Tratturi Regi, le antiche vie di comunicazione del sud utilizzate per compiere le migrazioni stagionali. Il nome è un omaggio alle antiche origini del Passo d’Orta, la località in cui sorge l’azienda, luogo di passaggio di uomini e delle loro storie di vita. Conosciuto già in epoca pre-romana come un importante snodo sulla direttrice della via Traiana, il sito divenne sede di una delle Domus di Federico II dedicata alla festa e all’ozio imperiale e, successivamente, un riposo tratturale dove dimorare in attesa di passare la Dogana. Nel 2011 è stata costruita in loco la nuova cantina dotata delle più moderne tecnologie a supporto di elevati standard produttivi. Essa insiste su una superficie di 2100 mq ed è articolata in 3 diverse macro-aree destinate rispettivamente alla vinificazione, all’affinamento ed all’imbottigliamento e stoccaggio dei vini.
Ho avuto la possibilità di degustare il Ghort 2015 ottenuto dalla vinificazione in acciaio di Uva di Troia in purezza allevata a spalliera su suolo dalla matrice calcarea e rese in torno ai 120 q/ha.
E’ un vino di pronta beva, piacevole per la sua semplicità ed immediatezza in un uso quotidiano in tavola. Nel calice si presenta con una vivace veste purpurea dall’orlo e dai riflessi violacei, con una buona consistenza e trasparenza. Al naso denota i suoi tratti giovanili per il profilo vinoso e per i richiami di ciliegia nera “croccante” e violetta “fresca”, accompagnate da un lieve e varietale accenno pepato. Il sorso è morbido ed equilibrato, sorretto da una buona freschezza ed una lieve e piacevole astringeza, mentre la chiusura di bocca richiama con coerenza le note fruttate e floreali.

Pizza con salsiccia e friarielli che il sommelier abbina al rosso pugliese
Pizza con salsiccia e broccoli che il sommelier abbina al rosso pugliese

Ho avuto modo di apprezzare il Ghort in un calice di media grandezza intorno ai 15/16°C e, personalmente, ritengo che possa essere il compagno ideale di una Pizza con Broccoli e Salsiccia.
Rubrica a cura di: Antonio Indovino, Sommelier dello Yacht Club di Marina di Stabia, Responsabile del GDS AIS Penisola Sorrentina