Torna alla ribalta la questione del Tfr (il trattamento di fine rapporto) ai quasi 200 pensionati Eavbus, bloccato dal 2012. I pensionati, in attesa dei soldi da quatto anni, qualche giorno fa hanno occupato il decimo piano della sede Eav di Porta Nolana e attendono con ansia il confronto che si terrà domani, 26 aprile, alle 17 in Prefettura. Parteciperanno i componenti della Curatela fallimentare e i rappresentanti di Eav, Prefettura e Regione Campania. Alla base del blocco del tfr c’è una querelle tra Curatela e Eav. Questioni burocratiche ma anche economiche, come spiega il presidente Eav Umberto De Gregorio, che lancia un appello affinché la soluzione si trovi per il bene dei lavoratori: “La posizione di Eav è chiara. Il diritto dei lavoratori a percepire il Tfr viene prima di ogni altra questione giuridica. Siamo quindi pronti a pagare il Tfr direttamente ai dipendenti purché il Fallimento rinunci al suo credito verso Eav per il Tfr e la Regione fornisca la provvista finanziaria necessaria. Ma Eav non può pagare due volte il Tfr: una volta ai dipendenti ed una volta al fallimento. Non è giusto e non è possibile: le condizioni finanziarie di Eav sono disastrose, e questa ennesima sopravvenienza passiva non sarebbe sopportabile per i conti di Eav”.