Cultura, rinascita ed organizzazione: questa è la mission perseguita in cinque anni dall’amministrazione Biancardi ad Avella e riproposta nuovamente nelle linee programmatiche per le elezioni amministrative che si terranno il prossimo 5 giugno. “La cultura e l’attenzione alla società sono stati i punti nodali sui quali abbiamo lavorato in questi anni”, dichiara Domenico Biancardi, sindaco di Avella, che aggiunge: “Nel 2011 abbiamo ereditato una situazione non felice del debito pubblico: abbiamo provveduto non solo a risanarlo ma anche a ripartire, raggiungendo risultati notevoli sotto diversi punti di vista”. Infatti, per far fronte alle emergenze sociali e per andare incontro alle famiglie più disagiate, sono stati istituti dei fondi grazie alla rinuncia alle indennità sia da parte del sindaco che degli assessori. Non solo. Altro traguardo è stato la ristrutturazione della rete idrica e fognaria e la messa in sicurezza delle scuole, alcune delle quali totalmente ristrutturate e tutte messe in sicurezza, dotate di ascensori per disabili. “Dal punto di vista culturale, intendiamo continuare a puntare sulla valorizzazione del patrimonio archeologico: abbiamo una sinergia con la soprintendenza archeologica, fiera del nostro operato e avviato anche un cammino con Pompei ed Ercolano, maggiori centri archeologici della Campania”. Infatti l’Anfiteatro romano, il Castello e le Tombe romane sono stati messi in sicurezza e dotati di un impianto di illuminotecnica; inoltre, la restituzione dell’intero patrimonio alle comunità è stata resa possibile anche grazie alla creazione di eventi che vi si sono svolti, come quelli della rassegna di Clanioinarte. “Ci sono ancora traguardi da raggiungere, ma proprio in questo periodo sono in atto lavori che permetteranno ai nostri siti di generare turismo, anche grazie alla costruzione di strutture ricettive” “Continueremo con forza e grinta a far crescere Avella sotto ogni punto di vista e con me, a concorrere alle prossime amministrative, si impegneranno anche forze nuove, tra cui giovani e donne”.