Venerdì 1 aprile, dalle 18, nel salone Regina Margherita di Ottaviano, l’ associazione Arcobaleno Vesuviano organizzerà la presentazione dell’ultimo libro di Isaia Sales “Storia dell’Italia mafiosa- Perchè le mafie hanno avuto successo”. Editorialista del Mattino, docente universitario, scrittore di fama, Sales compie in questo libro un capolavoro di analisi storica. L’evento, vedrà la partecipazione dell’ onorevole Luisa Bossa, membro della commissione Nazionale Antimafia e Marcello Ravveduto, docente universitario e scrittore che nel 2006 è coautore, insieme allo stesso Sales, di un’analisi storica sul fenomeno camorra. L’opera vinse il premio Napoli 2007 come primo classificato nel settore della saggistica. Presenzieranno, inoltre, il Presidente dell’ Ordine degli Avvocati di Nola, Francesco Urraro e il sindaco di Ottaviano Luca Capasso. La serata sarà moderata dal giornalista Francesco Gravetti. Il format prevede un dibattito aperto con il pubblico che potrà quindi interagire col parterre degli ospiti.
Il libro di Sales ha una valenza molto importante, perché l’autore non si limita ad esporre semplicemente gli accadimenti storici. “Storia dell’Italia mafiosa” è fondamentalmente uno studio teso a ricostruire minuziosamente, per la prima volta, in maniera organica, la storia della mafia, della n’drangheta e della camorra; partendo dalla nascita nel Mezzogiorno borbonico, passando per lo sviluppo nell’ Italia post unitaria; fino al definitivo affermarsi in età repubblicana.
Due passaggi, in particolare, turbano e fanno riflettere il lettore: “La durata storica della criminalità mafiosa è pari a quella delle Triadi cinesi e della Yakuza giapponese: duecento anni di presenza ininterrotta. Se l’Ottocento è il secolo della camorra, il Novecento è quello della mafia siciliana, quello che viviamo sembra essere quello della ‘ndrangheta”. E ancora: “il mafioso è nella storia il superamento del bandito, del brigante e del pirata; per le mafie l’assassinio obbedisce a un fine razionale e a una strategia; la morte non può essere data senza una forte e convincente autorizzazione; essa deve servire a creare reputazione tra i ceti che cercano sicurezza e non riconoscono allo Stato (borbonico o italiano) la capacità di garantirla; la storia dello Stato italiano è segnata da un vero e proprio duopolio nell’esercizio della statualità; dalle mafie il potere ufficiale non va sfidato ma usato, occorre servirsene e manipolarlo ma non osteggiarlo”.
Sales è convinto assertore del fatto che le mafie non possono essere considerate solo come riconducibili alla “storia criminale”: esse sono strettamente connesse ed intrecciate alla storia del potere in Italia. Per questo, fanno parte a pieno titolo della storia sociale, politica, economica e religiosa del nostro paese. Anzi, le mafie hanno fortemente condizionato ed influenzato la storia italiana. Esse, inoltre, non riguardano soltato il Mezzogiorno. Ma abbracciano indifferentemente la storia dell’ Italia intera.