Negli spazi dello stabilimento Tekla nell’area PIP di via Ingegno è stato realizzato, grazie all’iniziativa dell’associazione culturale Sarnica Universitas, un evento di coding per regalare ai piccoli sarnesi l’opportunità di ricreare virtualmente il loro mondo fantastico. I “CoderDojo”, nati in Irlanda e diffusi pian piano in tutto il mondo, sono dei club gratuiti il cui obiettivo è l’insegnamento della programmazione informatica ai più piccoli. Ogni Dojo organizza le proprie attività senza scopo di lucro, rispettando le indicazioni della Fondazione Internazionale CoderDojo. “Durante gli eventi CoderDojo” – spiega uno dei fondatori del movimento – “i bambini imparano le basi della programmazione grazie a software open source completamente gratuiti. Scratch, ad esempio, è un linguaggio di programmazione didattico creato dal MIT che, attraverso semplici comandi, consente la realizzazione di progetti pedagogici con simulazioni, animazioni, musica e giochi. Per poter prendere parte agli incontri non è necessaria alcuna competenza pregressa, ed anche coloro che non hanno mai frequentato altri incontri possono partecipare senza problemi agli eventi, visto che all’inizio di ogni incontro si tiene un breve tutorial introduttivo che consente di seguire senza fatica la lezione vera e propria“. Una scelta, quelle di portare a Sarno i “CoderDojo”, che ben s’innesta negli obiettivi dell’associazione, che si propone di smuovere il territorio sarnese mediante l’organizzazione di eventi a carattere socio-culturale. Numerose le adesioni all’evento e, soprattutto, numerose le novità di Sarnica Universitas per questo 2016: convegni, dibattiti e, secondo recenti indiscrezioni, anche dei corsi per aspiranti sommelier sponsorizzati dall’AIS. L’evento di ieri a Sarno ha visto la partecipazione di ben 17 bambini, guidati per ben due ore e mezzo dal programmatore Raffaele Gaito, che hanno realizzato un prodotto molto personale, un vero e proprio videogame, con dei personaggi di fantasia. “Ovviamente il coding, quale movimento finalizzato all’alfabetizzazione digitale dei bambini – afferma Walter Giordano, uno dei fondatori della Sarnica Universitas – “in Italia è ancora poco diffuso soprattutto nelle scuole. Noi ci siamo pregiati di averlo portato per la prima volta a Sarno grazie al Coding di Salerno. Speriamo ovviamente di aver sortito l’effetto sperato: sensibilizzare il nostro territorio rispetto al fenomeno digitale ed insegnare ai bambini a farne il miglior uso possibile. Magari qualcuno dopo la giornata di ieri ha iniziato a pensare che il mondo digitale possa essere il futuro settore in cui lavorare da grandi”.