Un clamoroso dietrofront: il Grande Progetto Sarno potrebbe essere bocciato o comunque sensibilmente modificato dal consiglio regionale della Campania, chiamato a votare una risoluzione della commissione Ambiente che impegna la giunta De Luca a rivedere l’impianto del progetto. È stata la stessa Commissione a votare il documento, destinato a rappresentare un brusco stop al progetto voluto fortemente dal vecchio governo regionale ma da sempre osteggiato da associazioni, ambientalisti e rappresentanti dei cittadini. La risoluzione è stata votata da Pd, altri partiti della maggioranza e Movimento Cinque Stelle, mentre Forza Italia ha votato contro. Torna ai box, dunque, il mega-progetto che dovrebbe portare alla bonifica del fiume, ma che ha sempre riscontrato forti dissensi. Poggiomarino Libera e il Movimento Cinque Stelle di San Marzano sul Sarno, assieme ad altre associazioni, avevano raccolto migliaia di firme contro le aree di esondazione controllata, ritenute uno scempio ambientale, oltre che inutili e pericolose. E nella risoluzione si fa riferimento proprio al ruolo delle associazioni, che spesso hanno chiesto ai consiglieri regionali di pronunciarsi sulla vicenda. Logico, dunque, che quelli di Poggiomarino Libera siano, ora, soddisfatti: “La nostra fatica viene premiata, le nostre perplessità sono state recepite. Ora ci auguriamo un confronto aperto per individuare, insieme alle istituzioni, un percorso positivo per il territorio e per i cittadini”. Spiegano, invece, Gennaro Oliviero, Mario Casillo e Tommaso Amabile, consiglieri regionali del Pd e rispettivamente presidente della VII commissione, capogruppo consiliare e relatore del progetto in commissione: “Così come fu elaborato dall’Arcadis all’epoca della Giunta Caldoro, il progetto per il completamento della riqualificazione e il recupero del Fiume Sarno non ci convince. Dal confronto in commissione sono emersi alcuni punti critici sul progetto e nonostante l’approfondito esame svolto nei diversi incontri permangono perplessità e opinioni discordanti sulle soluzioni individuate nel progetto stesso. In buona sostanza, il Grande Progetto Sarno oggi è vecchio e inadeguato, mai aggiornato secondo le direttive europee del 2000 e del 2007 e non tiene conto dell’istituzione, nel frattempo, del Parco Regionale del Sarno e delle più moderne visioni di pianificazione di area vasta. Non si rilevano, inoltre, elementi di riqualificazione fluviale e ambientale finalizzate alla mitigazione del rischio idraulico. Pensiamo che l’uso esclusivo delle vasche di laminazione rischi di stravolgere definitivamente la morfologia urbana dell’area vasta che ricade nel Bacino del Fiume Sarno e un possibile danno per la Regione Campania in considerazione degli ingenti investimenti necessari per la gestione e la manutenzione di tali opere. Riteniamo intanto prioritari gli interventi finalizzati alla bonifica del fiume come il dragaggio, la chiusura degli scarichi abusivi e la sistemazione degli argini. Impegniamo quindi la Giunta regionale – concludono – a valutare con la massima attenzione le obiezioni sollevate in audizione dai soggetti istituzionali interessati, dagli enti locali e dalle associazioni e a rivedere il progetto”.