Giovedì 10 marzo, dalle 11 alle 13, l’aula consiliare del Comune di San Giuseppe Vesuviano, arricchita per l’occasione dai lavori di Luigi Franzese, noto artista le cui opere riguardano la materia ed il cosmo, ospiterà l’incontro con Massimo Della Valle, Direttore dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte e ricercatore dell’Istituto Nazionale di Astrofisica.
Nel corso dell’evento, promosso dal 1° Circolo Didattico in collaborazione con il Comune di San Giuseppe Vesuviano, il noto scienziato terrà una lezione ai bambini ed illustrerà loro i percorsi di ricerca che hanno condotto alle ultime scoperte sulle onde gravitazionali. Lo farà servendosi anche di esperimenti in cui i bambini stessi saranno protagonisti, toccando con mano il fascino di un Universo in movimento.
Della Valle ha compiuto sino ad oggi un lungo cammino di studio. Laureatosi in Astronomia a Padova nel 1983, ha iniziato il dottorato di ricerca presso lo Byurakan Observatory nell’exUnione Sovietica, concludendolo, successivamente, a Padova. Ha, poi, proseguito la sua attività presso l’European Southern Observatory in Cile ed in Germania e lavorato presso l’Hubble Space Telescope Institute di Baltimora, dove fin dagli anni ’90 si cercava la prova dell’esistenza delle onde gravitazionali. Oggi è uno dei massimi esperti di Novae, Supernovae e Buchi Neri, dalla cui fusione e conseguente esplosione si è prodotta l’onda gravitazionale registrata lo scorso settembre da Virgo.
Interverranno nel corso dell’evento Vincenzo Catapano, Sindaco di San Giuseppe Vesuviano, Maria Rosaria Fornaro, Dirigente Scolastico del 1° Circolo Didattico e Luigi Miranda, assessore al governo del territorio.
“Il Comune di San Giuseppe Vesuviano è orgoglioso e fiero di ospitare uno scienziato di chiara fama internazionale – ha dichiarato Luigi Miranda, assessore al governo del territorio – Ancor di più siamo felici che a beneficiare della sua lezione e dell’entusiasmante incontro con lui siano principalmente gli studenti della nostra città, che potranno appassionarsi alle scienze anche attraverso gli esperimenti proposti”.