Dialoghi Pompeiani. E’ la nuove cornice culturale nata sul territorio mariano. Ad opera di Franco Cipriano e Giuseppe Scagliarini. Un evento di incontri e di sollecitazioni di carattere culturale ed artistico, che intende trattare il rapporto tra le forme dell’ antichità classica e il linguaggio della contemporaneità. L’ attraversamento della memoria con i linguaggi moderni. Un incrocio dove si sono incontrati passato e presente. E’ andata in scena lo scorso 12 febbraio alle ore 19, presso la nuova sede di via Lepanto, la prima mostra che ha visto mettere a confronto tre artisti: Martial Verdier, Lucia Schettino e Giovanni Alfano. Tutto è avvenuto nella Pompei che, negli ultimi tempi, sembra aver girato le spalle ad arte e cultura. Un ventata d’ aria fresca in questo senso, che ha ridato alla città quel tocco in più che merita, sotto il profilo culturale. Numerosa partecipazione, di un pubblico molto attento ed anche coinvolto. Il dialogo c’ è stato, ed ha fatto riflettere su quello che Pompei potrebbe combinare se riuscisse a mescolare di più l’ arte e la cultura al popolo. “Siamo davvero fieri e contenti di come sia andata la prima mostra. A queste ne seguiranno molte altre, perchè ci siamo resi conto che Pompei deve vivere anche di arte e di cultura, perchè è questo che la rende viva e degna del suo nome”, è quanto ha dichiarato il coordinatore dell’ iniziativa, Giuseppe Scagliarini.