Tutto è andato secondo i piani, lo scorso 31 gennaio, in villa Gran Bruno a San Giorgio a Cremano, nell’ evento dedicato al problema della violenza sulle donne: “Io ce L’ ho fatta”. A presentarlo sono state le psicologhe Edda Cioffi e Maria Zeccato, con l’ ambasciatore Angelo Iannelli. La prima parte è stata dedicata alla testimonianza delle donne che hanno subito violenze psicologiche e fisiche. La seconda parte, poi, si è passati alle premiazioni delle associazioni che hanno mostrato la propria sensibilità nei confronti di questo problematica. Tra le molteplici associazioni c’ è stata Arcobaleno, che parteciperà anche alla partita del cuore del 13 febbraio, proprio in merito a questa tematica; l’ associazione Alba Chiara che combatte in prima linea la violenza sulle donne; l’ associazione culturale di Pompei Legio I Adiutrix; Trame Africane e ancora tante altre. Insomma una partecipazione sentita e numerosa, non solo da parte degli spettatori ma anche da coloro che, appunto, hanno la facoltà di poter far luce sui problemi, uno tra tutti: la violenza sulle donne.
Questo e altro ancora. Infatti, a sposare la causa, in questa giornata, non sono state solo le associazioni, ma anche artisti che, tra una premiazione e l’ altra, sono intervenuti, scegliendo di fare luce sul problema che silenziosamente ci inganna e resta sempre presente nelle nostre vite, e tra questi: Alan De Luca, Angelo Di Gennaro, Luca Blindo, Espedito De Martino, Federico Tueff, Federica Raimo, Antoine, Lucio Ciotola e Luca Sepe.
Non è mancata, poi, anche la partecipazione delle autorità politiche, infatti ad intervenire e a dare inizio all’ evento sono stati proprio l’ assessore alla Pubblica Istruzione Michele Carbone ed il sindaco di San Giorgio a Cremano Giorgio Zinno.
“Questo è stato solo l’ inizio di una serie di progetti che abbiamo protocollato con diversi comuni del territorio campano. Oggi comincia a San Giorgio a Cremano e speriamo si diffondi sempre più. Penso che la sensibilizzazione, la prevenzione e la promozione dell’ argomento, debbano essere fatte in diversi contesti, soprattutto in quello scolastico, perchè è proprio nelle scuole che si iniziano a creare le prime fondamenta della violenza. Questo è un problema difficile da individuare, dal momento che per arrivare alla una violenza fisica si parte, sempre, dalla violenza psicologica , che è difficilmente riconoscibile. Quindi fare una prevenzione, di natura primaria, è fondamentale per evitare che si arrivi al momento, drammatico, della violenza fisica. C’ è bisogno di capacità tecnica e conoscenza per individuare il problema, e risolverlo, soprattutto, a monte”, è questo il monito della presentatrice dell’ evento Edda Cioffi.
“Siamo fieri ed orgogliosi di aver partecipato ad un evento così sensibile ed importante. Dal canto nostro, essendo un’ associazione culturale, radicata a Pompei, siamo molto sensibili verso questa problematica che sembra saper nascondersi tra le nostre vite, ed uscire fuori solo quando, purtroppo, si tocca il dramma. Attraverso la nostra attività culturale cerchiamo di sensibilizzare con uno strumento, purtroppo, poco utilizzato oggi, sopratutto tra i giovani, il confronto. Riteniamo che, quest’ ultimo, sia il modo terapeutico che può far luce e, quindi, risolvere certe problematiche, tra cui anche questa”, a dichiararlo è il esponente dell’ associazione culturale Legio I Adiutrix di Pompei, Vincenzo Amorosi.