Carnevale a Pompei, in via Messigno tornano, puntuali, gli atti vandalici: vetri di un’auto in frantumi

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Una tradizione che si ripete, quella degli atti vandalici del carnevale delle periferie di Pompei. Il lancio delle uova sulle autovetture sembra essere diventato il divertimento ed il passatempo di ogni carnevale. Stavolta, però, sembra che questa spiacevole usanza tra i giovani si sia spinta ancor più fuori da questi folli schemi: tra tutte le vittime, ad avere la peggior sorte è stato Eduardo Ingenito, che ha visto il vetro posteriore della sua auto frantumarsi, mentre un gruppo di ragazzi, tutti adolescenti, si avvicinava alla sua abitazione prima lanciando una dozzina di uova e, successivamente, arrivando a lanciare anche pietre e a  minacciare l’ uomo.

“Circa alle 15.30 del pomeriggio nella strada via Traversa Vicinale Messigno una banda di una ventina di ragazzi ha preso di mira le automobili che transitavano lanciando uova. Alcune persone spaventate si sono fermate a protestare. In un’auto c’erano bambini che piangevano. Mio marito Eduardo Ingenito sentendo che stava succedendo qualcosa in strada si è precipitato giù e insieme ad un nostro vicino ha cercato di fermare i ragazzi. Vedendo che il gruppo li circondava e li aggrediva, hanno pensato di chiamare la polizia. Nel frattempo la guerriglia è diventata più cruenta fino ad arrivare a colpire il cortile della mia casa con uova e pietre. Il lancio delle pietre ha provocato la rottura del vetro posteriore dell’auto di mio marito e le uova hanno imbrattato tutti i muri della casa. Ci siamo recati dai carabinieri che ci hanno inviato una pattuglia, ma si sono mostrati impotenti a fare qualsiasi cosa. Dopo circa mezz’ora il gruppo di ragazzi è ritornato minacciando mio marito con un estintore e lanciando fumogeni.vandalici,vandali Abbiamo richiamato i carabinieri che ci hanno detto di non poter far nulla perché impegnati nel servizio d’ordine a Pompei. Su mia insistenza hanno detto, poi, che avrebbero mandato qualcuno. Più tardi è arrivata un’auto della polizia che ha constatato che in questi casi non si riesce a far nulla se non si riconoscono gli aggressori”, è quanto ha dichiarato la moglie di Eduardo Ingenito.