Da sempre l’arrivo di un bambino in una coppia rappresenta un evento importante nella vita. La gioia al primo vagito del neonato e poco dopo la profonda angoscia alle urla strazianti del lattante irrequieto, quando tra le mura della propria casa ci si trova da soli di fronte alle proprie responsabilità di coppia e si inizia a prendere coscienza che nulla sarà più come prima.
Ma come affrontare e superare una situazione di emergenza venutasi a creare quando il bimbo è fuori dall’orbita del personale medico dell’ospedale? Febbre alta con collasso, convulsioni, svenimento, ferite, emorragie, epistassi, piccole e grandi ustioni, punture di insetto ma anche assenza di respiro o di battito cardiaco, sono solo alcune delle più comuni situazioni di pericolo che si possono verificare quando si ha a che fare coi bambini in età pediatrica.
Grazie ad un affiatato pool di ostetriche, innamorate del proprio lavoro, in collaborazione con l’associazione “Faro Pediatrico” ed al suo team di pediatri esperti, è stato possibile organizzare a Volla un interessante corso teorico-pratico per affrontare le più comuni urgenze pediatriche.
Grazie all’ausilio di due piccoli manichini, i partecipanti al corso avranno la possibilità di apprendere importanti tecniche di base del primo soccorso fino ad arrivare al massaggio cardiaco e alle tecniche di disostruzione delle vie aeree del bambino.
Vasta è la sfera di soggetti a cui è rivolto l’iniziativa, parliamo infatti di genitori, nonni, personale scolastico e delle mense, baby sitter, animatori, allenatori delle giovanili, operatori strutture dell’infanzia. Insomma, chiunque abbia a che fare nella quotidianità con bambini in età pediatrica o addirittura nei primi mesi di vita.
Il corso, che si terrà il giorno 6 febbraio alle ore 15:00 presso il Teatro dell’Accademia musicale Giuseppe Verdi di Volla in provincia di Napoli, sarà a numero chiuso per garantire il giusto apprendimento ai partecipanti, ai quali a fine lezione verrà rilasciato del materiale didattico ed un attestato di partecipazione al corso con valore curricolare.
Programmi divulgativi di grande importanza, che andrebbero sostenuti ed incentivati sul territorio anche dalle amministrazioni pubbliche e dalle scuole, soprattutto se si ha la diffusa consapevolezza di non essere sempre all’altezza della situazione quando l’emergenza riguarda un bambino o addirittura un lattante.
