“Nessuna privatizzazione, anzi si tratta proprio di una manovra per evitare qualsiasi tentativo di esternalizzazione della struttura cimiteriale”. È la replica del consigliere comunale, Angelo Calabrese (capogruppo di Alternativa Pompeiana) dopo il forte rumore mediatico relativo alle voci di una presunta privatizzazione del cimitero, in seguito ad una determina, che riguarderebbe l’ affidamento, momentaneo, ad una ditta specializzata, di alcuni servizi cimiteriali, quali inumazione, traslazione, tumulazione, tamponamenti, esumazione ed estumulazione. Un bando che terminerebbe il 18 Gennaio 2016. Questo è quanto emerge dalla determina, che sembra aver allarmato gran parte di Pompei. Ma, a quanto pare, un falso allarme solamente, come dichiara il consigliere Calabrese.
” È assurdo che si parli di privatizzazione, soprattutto se a raccontare la realtà dei fatti è una delibera di giunta, approvata lo scorso dicembre, che attesta l’ assoluta internalizzazione della struttura cimiteriale. La gestione è pubblica, come sempre. A cambiare è la modalità di approccio a questo tipo di servizi cimiteriali. I 4 interratori che c’ erano prima sono stati assunti tramite un avviso di collocamento, e allo scadere del loro contratto, durato 6 mesi, è stata scelta un’ altra strada, per rendere più efficiente il servizio ed anche più economico. Una cosa del tutto normale, che non c’ entra assolutamente nulla con la privatizzazione di cui si è parlato tanto nelle ultime ore”, continua il consigliere Calabrese.
Poi, ancora: “Era dallo scorso dicembre che si parlava di una manovra tesa a rendere più efficiente un servizio cimiteriale. Senza contare che, comunque, in questi pochi mesi di gestione pubblica, grazie a questo servizio, sono stati portati circa 100.000 euro nelle casse comunali. A lamentarsi sono stati soprattutto i cittadini che richiedevano più accuratezza ed efficienza. Ecco perché abbiamo ritenuto che questa potrebbe essere la scelta giusta, sotto tutti gli aspetti”
La somma occorrente, compiuta nei citati di gara, ammonterebbe a circa 27.450 euro, a fronte delle circa 200 inumazioni, traslazioni, tamponamenti, esumazioni, estumulazioni annue. Pagamenti da effettuare con gli introiti del cimitero stesso, come si può intuire nella determina messa agli atti. “Alcuni amministratori dovrebbero impegnarsi più a fondo nella lettura di certe determine, senza strumentalizzare troppo e senza creare questi allarmismi ingiustificati, che partono sempre dai bene informati, e che non fanno altro che infangare la nostra città”, conclude Calabrese.