Domenica 17, sul palco della fiera abatese 2016, Giovanni Rana a confronto con esponenti dell’industria alimentare locale. Sullo sfondo, il cooking show degli chef Arpaia, Attianese e Zurlo, che hanno deliziato il parterre con le loro creazioni.
In occasione della 37° edizione della “Sagra della porchetta” e della 20° edizione “Fiera città Sant’Antonio Abate”, si è tenuto il convegno dal titolo: -Nord e sud: realtà imprenditoriali a confronto-. Ospiti oltre a Giovanni Rana, imprenditore dalla fama internazionale, i rappresentanti di alcune delle più importanti aziende agroalimentari del sud: Filippo Torrente dell’omonima azienda “La Torrente” di conserve alimentari , Alberto Zampino esponente del centenario pastificio “Gentile” di Gragnano, Valentina Carfora del giovanissimo opificio “Il re della pasta”di Gragnano .
Apre il convegno il padrone di casa, il sindaco Antonio Varone, introducendo il dibattito sulle diversità tra imprese settentrionali e meridionali.
Di grande spessore è stato l’intervento di Rana, imprenditore italiano nonché fondatore del gruppo Pastificio Rana, (leader mondiale nel mercato della pasta fresca) che ha parlato del segreto del suo successo.
Giovanni Rana, parte infatti nel 1961, da una stalla a San Giovanni Lupatoto. Riadattata insieme a un suo amico muratore, a laboratorio per la produzione di tortellini e pasta fresca, gestito insieme alla moglie. Con un numero esiguo di dipendenti, lavora i tortellini a mano fino al 1968. Negli anni del boom economico sa reinventarsi, al punto da progettarsi da solo una macchina che riproduce la tecnica tradizionale di lavorazione dei tortellini. La svolta, avviene quando l’imprenditore appare in uno spot in cui era testimonial di se stesso, da qui il successo internazionale che tutti conosciamo. Al pubblico presente, il signor Rana si è presentato prima che come imprenditore di successo, come un uomo con un grande sogno, spronando i giovani a non smettere mai di credere nel proprio talento e nella validità dei loro progetti. Oltre a Rana, anche gli imprenditori meridionali hanno parlato della storia della propria azienda, sottolineando che al sud è forse un po’ più difficile fare impresa, ma con volontà e determinazione ci si riesce, aiutati poi dall’unicità dei prodotti campani. Di chiusura, è stato l’intervento della dott. Anna Del Sorbo, vice presidente dell’Unione Industriali Napoli, che ha dato grandi speranze sul futuro delle industrie campane.
Al termine del convegno, Anna Iolanda D’Antuono promotrice della fiera, ha regalato ad ogni ospite un libro sulla storia di San’Antonio Abate; accompagnato dalla mattonella realizzata da un artista abatese per i 90 anni di indipendenza di San’Antonio Abate dal Comune di Lettere.