Nata a marzo del 2013, la Cooperativa “Sollievo” è un’importante realtà sul territorio poggiomarinese, già punto di riferimento per i cittadini che si trovino ad affrontare le molteplici problematiche logistiche, economiche e burocratiche, di un sistema sanitario inadeguato a rispondere alle esigenze dei suoi utenti.
Ecco allora arrivare, per chiunque ne abbia bisogno, il “sollievo” offerto da un gruppo di volontari (medici specialisti, farmacisti, infermieri), pronti ad accompagnare l’ammalato nel difficile cammino verso una rapida guarigione.
Per sapere di più sulle attività organizzate dalla Cooperativa, abbiamo incontrato il Presidente Salvatore Sirignano.
Presidente, come nasce la Cooperativa Sollievo?
L’idea nasce dal fatto che lavoro in farmacia, per cui conosco bene il disagio e le difficoltà avvertiti dagli ammalati nel nostro territorio. Per questo motivo, insieme ad un gruppo di medici di base e medici specialisti di Poggiomarino, abbiamo iniziato ad aiutare il malato allettato che molto spesso, ad esempio perché i familiari hanno problemi di lavoro, si ritrova a non poter neppure uscire di casa.
Che genere di attività proponete alla cittadinanza?
Noi aiutiamo il malato a 360 gradi: lo aiutiamo a spostarsi per fare qualsiasi tipo di attività sanitaria ( una visita specialistica, fare ricette dal medico di base, andare in farmacia), il tutto grazie all’aiuto di un gruppo di medici e di dieci infermieri.
Tutto ciò che noi facciamo è volontariato: è a discrezione del paziente o dei suoi familiari fare delle donazioni alla cooperativa.
Che riscontri avete avuto fino ad ora?
Il riscontro che abbiamo avuto è la fotografia dell’attuale situazione del servizio sanitario dell’ASL di appartenenza. Si tenga conto del fatto che per avere una prestazione a domicilio, tramite l’ASL, per un malato allettato, bisogna fare richiesta per una visita geriatrica a domicilio. A questo punto ha inizio il protocollo: l’ASL invia un medico a casa del paziente al fine di verificare di cosa il paziente abbia bisogno, dopodiché, prima che si dispongano le adeguate misure, passano in media tre mesi! E questa è la lacuna che noi cerchiamo di colmare.
Quali sono le problematiche maggiormente avvertite dalle persone che chiedono il vostro aiuto?
Tutte le problematiche, ma in particolar modo quelle economiche. Io, come dipendente in una farmacia, so bene cosa significa dover comprare creme, garze, e tutto l’occorrente per aiutare il malato, e so anche che non tutti possono affrontare spese così esose. Per questo motivo, abbiamo di recente presentato un progetto di assistenza domiciliare al comune di Poggiomarino, tuttavia ad oggi non abbiamo ancora avuto riscontri.
Spero ci possa essere presto un incontro con l’amministrazione, al fine di mettere insieme le nostre forze.
Tra le tante attività da voi organizzate, c’è stato di recente il progetto “Natale con Sollievo”. Come si è svolto?
Questa iniziativa è nata perché la Cooperativa Sollievo ha aderito al “Progetto Capupa”, finalizzato alla costruzione di una scuola di 120 m² a Capupa, in Angola. Per raccogliere i fondi necessari alla realizzazione di questo progetto abbiamo quindi ideato “Natale con Sollievo”, con cui abbiamo dato la possibilità a tutta la cittadinanza di fare prevenzione oncologica mediante ecografie al seno o alla prostata, visite oculistiche, visite cardiologiche, con una donazione di appena €5 da devolvere al “Progetto Capupa”.
Accanto alle attività di prevenzione, avevamo pensato di organizzare delle degustazioni, ma lì sono sorti i problemi: pur avendo presentato il progetto all’amministrazione comunale, che l’aveva interamente appoggiato, sono poi sorti intoppi burocratici circa la disposizione delle varie attività. Quindi, abbiamo dovuto limitarci alle attività di prevenzione, e sospendere tutte le altre attività.
Chi vuole aiutarvi cosa può fare?
Può donare o può fare volontariato, mettendosi così in gioco in prima persona.
Ci tengo a precisare che tutto quanto ci viene donato viene reso pubblico in appositi manifesti, inoltre, porteremo presto il nostro bilancio al comune: in questo modo vogliamo creare un precedente, affinché si smetta di pensare che dietro al volontariato ci sia un secondo fine.
Quali sono i progetti futuri della cooperativa?
I progetti futuri sono illimitati, ma il nostro obiettivo principale rimane la persona ammalata, affinché questa non debba soffrire più di quanto già soffre per via della malattia.
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