Le comunali incalzano ed in Campania sono tre i capoluoghi di provincia chiamati al voto: Napoli, Salerno e Caserta. L’attenzione politica e mediatica, oltre che dei sondaggisti e degli esperti analisti, è per ora tutta concentrata sul capoluogo regionale. Mentre il Pd si affanna su modalità e candidati alle primarie, dall’altro lato Gianni Lettieri, imprenditore da sempre ben apprezzato in città, appare lanciatissimo.
Lavora alla sua candidatura a Sindaco fin dal giorno successivo alla precedente clamorosa sconfitta, avvenuta nel 2011, quando la rivoluzione arancione di De Magistris “scassò” ogni previsione della vigilia.
Lettieri non ha mai abbandonato il consiglio comunale ed anzi ha garantito un’opposizione strenua e intransigente al Sindaco in carica: oggi si ripropone, forte oltre che di un certo consenso personale, anche dell’appoggio di liste civiche e comitati cittadini. Ha giocato bene le sue carte alle recenti regionali, non facendo mancare il proprio sostegno ad Armando Cesaro, uomo forte della lista di Forza Italia, che ha scalato la Regione con migliaia e migliaia di preferenze. Ed ora l’ex imprenditore prestato alla politica potrebbe avere dalla sua anche un ulteriore assist. A livello nazionale Renzi ed i suoi uomini fidati pare non disdegnino di avere candidati forti e trasversali alle comunali, almeno nelle città che contano. A Roma per esempio si lavora ad un sostegno a favore di Alfio Marchini, da più parti identificato come il possibile candidato del Nazareno (in riferimento al Patto sancito tempo fa da Renzi e Berlusconi e poi ufficialmente incrinatosi strada facendo).
Quello stesso “Patto” però, tra molti uomini vicini a Berlusconi (dai figli Marina e Piersilvio a Fedele Confalonieri) all’ex uomo forte del Cavaliere Denis Verdini, pare più vivo che mai. E dunque in vista delle elezioni amministrativi potrebbero nascere accordi importanti su alcuni Comuni. A Roma su Marchini e magari Napoli su figure come quella di Gianni Lettieri.
Se, infatti, nel Pd le primarie dovessero trasformarsi in una lotta senza quartiere e dopo i precedenti fallimenti nelle consultazioni interne, Renzi e il suo “giglio magico” potrebbero pensare di lanciare qualche assist a chi, da imprenditore approdato negli ultimi anni in politica, ha sempre dimostrato buon senso e sopratutto di esser lontano da ideologismi e lotte personali.